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Il discorso di fine anno del Presidente di Fondazione Arpa

Carissimi,

l’anno che sta per terminare, è stato per tutti un anno molto difficile:  il mondo si è trovato ad affrontare un sfida impensabile, quella della pandemia, che ci ha imposto un nuovo modo di guardare alle cose e di lavorare. 

Ma per la Fondazione Arpa e per tutti i suoi Amici, il 2020 è stato un anno doppiamente difficile e molto triste:  la perdita prematura del nostro fondatore e Presidente, il Professor Franco Mosca, ci ha lasciati orfani di una guida fondamentale ma non smarriti.  Il Professore, da vero Maestro, nei mesi della malattia non solo non ha smesso di guidare la Fondazione e tutti noi, ma ha pensato al futuro, disegnando la sua successione e formando una nuova squadra che potesse portare avanti i suoi ideali che aveva così intensamente trasfuso nella Fondazione.  

E questo ci ha permesso di affrontare il 2020 senza sottrarci ai nostri impegni e alla nostra missione.

La Fondazione si è impegnata, infatti, su molteplici livelli investendo le proprie energie nelle attività più tipiche ma anche in nuove iniziative finalizzate all’aiuto dei pazienti affetti da Covid-19e delle loro famiglie.

È nato così, nel mese di marzo, il progetto Rainbow Wi-fi (un ponte per la comunicazione fra pazienti Covid ricoverati e le loro famiglie nel tentativo di mitigare il dolore psicologico indotto dalla malattia), fortemente voluto proprio dal Professor Mosca e che è stato recentemente rifinanziato a supporto dei malati (e del personale sanitario che li assiste) nella c.d. seconda ondata.

Abbiamo continuato poi a lavorare muniti di sempre più forza e convinzione, per garantire la formazione in ambito sanitario di giovani medici e infermieri in tutto il mondo, finanziando borse di studio ad hoc. 

Anche il fronte della ricerca scientifica ha visto incrementare i nostri sforzi, consentendoci di addivenire a risultati prestigiosi, che hanno spesso fatto assurgere Pisa, la sua Università e la sua AOUP al livello di primatista mondiale. 

I progetti concernenti la cooperazione internazionale in campo umanitario, nel frattempo, sono proseguiti con maggior entusiasmo. 

L’attività scientifica e solidale di Arpa gode di un impulso costante: muovendoci nel solco tracciato fin dal 1992 dal Professor Mosca, proseguiamo la sua opera moltiplicando il nostro impegno, proprio come lui ci ha richiesto. La sua scomparsa ci ha scossi nel profondo, ma il suo messaggio non verrà dimenticato: mettere le proprie competenze e la propria vita al servizio di chi soffre, sempre.  E nel corso del 2021 organizzeremo una serie di eventi dedicati per ricordare la sua figura ed il suo insegnamento.

Nel 2020 sono state molte le manifestazioni di supporto e le richieste di collaborazione che abbiamo ricevuto. Sono saliti a bordo nuovi importanti testimonials (Laszlo Barbo, Roberto Donadoni, Claudio Galli, Lorenzo Dallari, Antonio Bosso e Massimo Caputi) che amplificheranno il messaggio di solidarietà e speranza della Fondazione.  Desidero ringraziarli tutti, così come desidero ringraziare tutti i sostenitori e tutti i collaboratori di Arpa che, da anni, mettono il loro massimo impegno per il miglior raggiungimento degli obiettivi preposti. 

Ringrazio il nostro Direttore Artistico, Renato Raimo per l’incessante impegno, i nostri uffici e tutti i membri del Consiglio di Amministrazione, soprattutto coloro che ne sono entrati a far parte durante questo anno, accettando così di regalare parte del proprio tempo agli altri.  Grazie a chi mi ha sostenuto come nuovo Presidente della Fondazione: come loro ben sanno, mi impegno a garantire la continuità dell’opera di Arpa.

Un ringraziamento speciale va al nostro Presidente Onorario, il Maestro Andrea Bocelli, che condivide e sostiene i nostri progetti senza mai dimenticarsi della Fondazione Arpa.

Un pensiero affettuoso infine, a tutta la Famiglia del Professor Mosca che, come sempre con grande impegno e dedizione, in prima linea, come la figlia Elena, e dietro le quinte, come la moglie Giusi, le figlie Marta e Irene, i generi e perfino i nipoti, continua fortemente e incessantemente a rappresentare l’anima della Fondazione ed a sostenere il consiglio di amministrazione.

L’anno che va in archivio ci ha costretti a fronteggiare sofferenze, limitazioni, solitudine. Al contempo, ci ha ricordato ancora una volta come sia possibile superare le difficoltà rimanendo uniti. 

Oggi più di prima siamo consapevoli che c’è ancora tanto bisogno dell’impegno di Fondazione Arpa. “Aiutateci ad aiutare”: sostenendoci con una donazione libera ci consentite di continuare a contribuire a  cambiare il mondo, un progetto alla volta.