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Tari, anche la legge lo dice: via la parte variabile!,,Stop agli avvisi: evitiamo una cascate di ricorsi

In una lettera inviata nei giorni scorsi a tutti i sindaci della provincia Confcommercio Provincia di Pisa ha sottolineato la necessità urgente di un intervento delle amministrazioni comunali volto all’adeguamento e alla rimodulazione delle tariffe Tari, con previsione dello storno totale o, quanto meno, di una corposa ed equa riduzione della quota variabile rispetto a quanto previsto nei Regolamenti in essere.

“La parte variabile, in Toscana, può arrivare ad incidere fino quasi ad un 60% dell’intera tariffa – ricorda il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli: “Il mancato accoglimento delle condivisibili richieste di commercianti e imprenditori non si concilia con il generale principio di leale collaborazione tra amministrazione e amministrati, ma si pone addirittura in contrasto con il quadro normativo di riferimento, laddove l’Autorità per l’Energia e l’Ambiente ARERA con due successive delibere [la 158/2020 e successiva delibera 238/2020] ha posto inequivocabilmente le condizioni per il ricalcolo delle tariffe per le utenze non domestiche in ragione della gravità e dell’eccezionalità del quadro economico venutosi a determinare a causa del Covid-19. Insomma, anche la legge consente ai comuni di intervenire sulla parte variabile e questi non possono far finta di niente”.

Consideriamo inoltre che, appare a tutti evidente e inconfutabile, il fatto che negozi e attività sottoposte a sottoposte a chiusura e sospensione ma anche una parte di quelle rimaste aperte come hotel e strutture ricettive hanno prodotto una mole di rifiuti considerevolmente ridotta rispetto agli anni passati, tale da legittimare una altrettanto considerevole abbattimento delle tariffe – aggiunge il direttore Pieragnoli: un quadro aggravato dal fatto che alla prima, lunga e dolorosa sospensione dei mesi di marzo, aprile e maggio e ai numerosi esborsi per sanificazione e adeguamento dei locali si sono aggiunte le più recenti disposizioni di chiusura e/o le severe limitazioni imposte per i mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre, ancora più aggravate dall’inserimento della nostra Regione in zona rossa e, per di più, nel periodo immediatamente antecedente il Natale”.

“Sono diversi i comuni della provincia di Pisa che stanno dando risposte concrete e nella direzione auspicata dalle imprese” – conclude il direttore di Confcommercio: il contributo delle amministrazioni locali in questo momento è fondamentale, anche proprio per evitare una fase di rottura e la conseguenza dell’inevitabile attivazione di una cascata di ricorsi avverso gli attuali avvisi di pagamento avanti le competenti autorità giudiziarie”.