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Confcommercio lancia l’allarme: “Guide turistiche ferme da un anno”

A quasi un anno dall’inizio della pandemia le guide turistiche vedono ancora lontanissima ogni possibilità di ripresa. I professionisti del settore in tutta Italia soffrono terribilmente la mancanza di turisti e visitatori, e in una città ad alta vocazione turistica come Pisa gli effetti della pandemia sono amplificati”. Il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli lancia l’allarme sulla drammatica situazione delle guide turistiche pisane. “Oltre ad adeguati e immediati sostegni economici è indispensabile avviare progetti per la ripartenza del settore turistico, che necessita di strategia e programmazione, altrimenti per le guide rischia di prospettarsi un 2021 senza nemmeno un giorno di lavoro”.

Contributi come quelli erogati dal Ministero dei Beni e Attività Culturali e dalla Regione Toscana permettono sì di dare un po’ di respiro al settore, ma senza un complessivo piano di rilancio sarà impossibile rimettere in piedi un settore in ginocchio, che e non è più in grado di sopportare ritardi”.

Nei primi nove mesi del 2020 in Italia i turisti stranieri sono stati il 70 per cento in meno rispetto all’anno precedente, mentre le presenze nelle principali città d’arte sono crollate del 73 per cento. Dati che si abbattono anche sull’attività delle guide turistiche.

“Senza progettualità e visione per il futuro non saremo in grado di superare il momento” afferma la presidente di ConfGuide Confcommercio Provincia di Pisa Antonella Cinini. “A livello locale abbiamo chiesto innanzitutto al Comune di Pisa la sospensione per l’intero 2021 del ticket per la sosta degli autobus turistici al parcheggio di via Pietrasantina, mentre per il settore diventa determinate avere, per i lavoratori autonomi, la possibilità di percepire l’indennità di disoccupazione, come da sentenza della Corte di Giustizia Europea.

Una normativa che deve essere applicata a tutti gli Stati membri dell’Unione Europea, ma che a distanza di tre anni non è ancora stata recepita da nessuno dei governi in carica, privando di fatto numerosi lavoratori autonomi di una concreta possibilità di sostegno. Per guide e accompagnatori turistici sarebbe importantissimo poter accedere a questo strumento, di fatto siamo disoccupati da quasi un anno e rischiamo di esserlo ancora a lungo. Serve poi una programmazione chiara e trasparente sulla riapertura di musei e luoghi della cultura, che non può variare in base alla zona in cui si trova una regione. Il nostro mestiere non si può improvvisare, e per lavorare dobbiamo avere informazioni puntuali e corrette ”.