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Rientro in presenza, soddisfatte le aziende pisane di trasporto

“Il primo giorno di ritorno a scuola anche per gli studenti delle scuole superiori con presenza al 50% in aula non ha registrato particolari criticità sul fronte dei trasporti pubblici. È stata una giornata positiva che, grazie all’ampio lavoro di squadra che l’ha preceduta, auspico possa trovare continuità, soprattutto per salvaguardare al massimo le esigenze didattiche e formative dei ragazzi”. Così Massimiliano Dindalini, coordinatore Trasporti di Confservizi Cispel Toscana, commenta l’impegno che le aziende toscane del TPL hanno messo in atto per garantire un servizio adeguato alla riapertura delle scuole. “Com’è noto il servizio è stato calibrato al 50% di presenza massima anche a bordo dei mezzi, e per questo sono stati oltre 300 in tutta la Toscana gli autobus aggiuntivi, impiegati anche su corse bis delle linee extraurbane a più alta frequentazione di studenti, così da offrire una dotazione superiore alla domanda – prosegue Dindalini – Questo ha consentito alle aziende di distribuire al meglio i ragazzi a bordo, ed evitare casi di sovraffollamento”.

“È stato un percorso lungo e condiviso tra operatori del settore, Regione, Istituti Scolastici, Prefetti e Enti Locali, ma finalmente siamo riusciti a garantire ai nostri studenti delle scuole superiori un rientro in classe in totale sicurezza” fa eco Alberto Banci, presidente di ANAV Toscana, l’associazione trasporti di Confindustria. “Merito – continua Banci – anche del progetto Ti Accompagno, promosso dalla Regione Toscana e che ha visto l’impiego di personale facente parte di associazioni di volontariato alle principali fermate e snodi del servizio tpl per evitare assembramenti ed invitare gli studenti a utilizzare correttamente il servizio”.

Archiviato il primo giorno non vuol dire tuttavia abbassare la guardia: “Le aziende monitorano il servizio costantemente e sono pronte a recepire le segnalazioni che arriveranno da parte dell’utenza tramite i loro canali di contatto” specifica Dindalini, un monitoraggio del servizio “fondamentale per poter continuare a lavorare per il bene dei nostri ragazzi e dell’intera comunità” conclude Banci.