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Nerini, “Quando non si hanno idee si arriva addirittura a sconfessare quelle dello stesso proprio partito”

I consiglieri del PD che cercano di far montare la polemica sul piano attuativo in via Viaccia a Porta a Mare, approvato dal consiglio comunale proprio con i loro voto contrario, hanno la memori a un po’ corta.

Nel 2018 è stata la stessa giunta a trazione PD a approvare una proroga ai permessi concessi sulla stessa area tanto che le previsioni sarebbero state comunque valide oltre il 2021 fino al 2024.

Ci vorrebbero anche dire quali sarebbero “le necessità di un quartiere che negli ultimi anni ha cambiato fisionomia”… è vero ha cambiato fisionomia …in meglio da quando c’è più cura, più pulizia, da quando sono stati spazzati via insediamenti abusivi che loro stessi avevano tollerato, da quando c’è l’interesse  della Giunta Conti  che è riuscita a far partire un progetto inchiodato da decenni che non sono stati in grado di affrontare.

Non trovano di meglio che fare un ridicolo ordine del giorno che chiedeva addirittura di riqualificare l’area situata al di là del canale occupata da capannoni ex Piaggio, senza considerare che non è di proprietà pubblica.

Ci piacerebbe sapere in questi anni addietro quante volte hanno sentito gli abitanti del luogo , si sarebbero resi conto che chiedono proprio pulizia, sicurezza e decoro che stiamo dando loro.

Peccato che, ancora una volta, abbia perso l’occasione di dare un contributo fattivo, fare polemica solo per il gusto di farla non fa bene alla vita politica della città

Il progetto urbanistico rientra in un pensare in grande, dimostrando anche in questa occasione un disegno complessivo e di un’idea della Pisa del domani che parte dalla Variante di Porta a Lucca, dalla tramvia per Cisanello, arriva ai progetti di Binario 14 che rischiavano di non essere attuati per “gestioni  allegre”, alla rete delle  vere piste ciclabili come quella del Trammino, al nuovo assetto per il Litorale con le  piazze riqualificate, il tutto strutturando due atti importantissimi come il PUMS, piano urbano della mobilità sostenibile, e il PS, piano strutturale, che non sono riusciti a dare alla città i nostri predecessori nonostante i numeri bulgari che avevano.