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Balneari, ok a mozione in Consiglio su proroga delle concessioni demaniali, Pieroni (Pd): “Atto necessario per un settore in grande difficoltà”

“Quello delle concessioni demaniali marittime è un tema che interessa tutto il Paese e da vicino la Toscana. Alla mozione presentata dalla Lega come gruppo del Partito Democratico abbiamo proposto degli emendamenti perché riteniamo la questione rilevante. Gli emendamenti danno atto sia di un impegno messo in campo da tempo della Regione in sede di Conferenza Stato Regioni, sia delle direttive e delle circolari approvate dalla Giunta regionale per l’applicazione della legge 145/2018, che estende al 2033 le concessioni. Ricordo, inoltre, l’impegno del Governo ‘Conte due’ che ha risposto in maniera perentoria e netta alla lettera di messa in mora che l’Unione Europea ha inviato a dicembre scorso. Azioni e impegni sui quali il Partito Democratico è fortemente motivato affinché la questione delle concessioni demaniali marittime venga nuovamente esaminata, non come una cambiale in bianco ma con l’impegno che anche questo Governo credo debba assumersi per far sì che la proroga delle concessioni sia legata a una riforma del demanio marittimo. Una riforma non più rinviabile”.  E’ quanto dichiara Andrea Pieroni, consigliere regionale Pd intervenendo in Aula per illustrare gli emendamenti alla mozione in merito alla lettera di messa in mora ai danni dell’Italia da parte dell’Unione Europea per le norme contenute nella Legge 145/2018 relativa alle concessioni degli stabilimenti balneari, della Lega.

Sul tema delle concessioni demaniali marittime l’Italia ha da vantare non solo una storia e una tradizione, ma un impatto economico rilevante, dato dal fatto che il 96 per cento delle nostre coste sono balneabili. In Toscana sono circa mille le aziende che operano nel settore della balneazione che danno lavoro a migliaia addetti – continua Pieroni – Nello specifico con la mozione approvata dall’Assemblea toscana chiediamo alla Giunta un impegno al fine di difendere in sede europea l’estensione della durata delle concessioni marittimo-demaniali previste dalla legge 145/2018, avviando la contestuale riforma del demanio marittimo senza la quale non è possibile stabilire i termini di applicazione della Direttiva Bolkestein al comparto balneare. E di attivarsi presso il Governo per una negoziazione con la Commissione europea al fine di applicare la Direttiva Bolkestein alle concessioni marittimo demaniali rispettosa delle peculiarità del comparto balneare italiano, e a salvaguardia della continuità delle imprese balneari italiane, del loro valore economico, sociale e della tutela del patrimonio marittimo e della biodiversità”.