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Darsena Europa, i risultati dello studio commissionato dal Comune: «Probabili effetti sulla costa di Calambrone»

Stanziati altri 40 mila euro per ulteriori approfondimenti. Il Sindaco: «Opera imponente su cui continueremo a vigilare». La realizzazione della Darsena Europa determinerà un impatto nel tratto di costa compreso nei primi due km a nord della foce dello Scolmatore. Le opere previste dal progetto potrebbero, in particolare, produrre “una rotazione della linea di riva dovuta al progressivo accrescimento dell’arenile nell’area immediatamente adiacente alla foce dello scolmatore, e al suo arretramento invece” nei primi due km a nord della foce stessa. Sono le conclusioni della prima parte dello studio meteomarino ed idraulico commissionato dal Comune per valutare in maniera il più possibile accurata gli effetti che la realizzazione della Darsena Europa potrebbe avere sul litorale pisano nel medio/lungo periodo.

Lo studio, finanziato dall’amministrazione con un investimento di circa 30 mila euro e realizzato dalla società Dhi Srl di Genova, ha previsto l’applicazione di modelli numerici di ultima generazione ad elevata risoluzione spaziale. In particolare sono stati valutati gli effetti del moto ondoso, del trasporto solido e delle correnti sul litorale pisano, tenendo conto dell’influenza sulla costa delle Secche della Meloria e analizzando due diversi scenari: quello attuale e quello successivo alla realizzazione della Darsena Europa. I dati di onda al largo utilizzati nello studio provengono dal database di ricostruzione storica MWM (Mediterranean Wind Wave Model) caratterizzato dalla disponibilità di 41 anni di dati orari di vento e onda dal 1979 al 2019.

Il Comune di Pisa ha già previsto inoltre nel bilancio 2021 altri 40 mila euro per realizzare la seconda parte dello studio.

«E’ la prima volta – ha dichiarato il sindaco Michele Conti – che viene realizzato uno studio indipendente sugli effetti della Darsena Europa sulla nostra costa. Dall’analisi emergono alcune criticità in particolare per quanto riguarda l’area di Calambrone. La Darsena Europa è un’opera imponente che impatterà anche sul nostro litorale. Per questo vigileremo sulla realizzazione del progetto e chiediamo di essere coinvolti attraverso un confronto continuo con la Regione e con il Comune di Livorno. Quello dell’erosione costiera – ha concluso Conti – è peraltro un tema che riguarda tutta la costa toscana e su cui è già stato attivato un tavolo regionale».

«Fin da quando eravamo all’opposizione – ha dichiarato l’assessore all’ambiente, Filippo Bedini – chiedevamo con forza uno studio veramente terzo sugli effetti della Darsena Europa sul litorale pisano. Oggi finalmente possiamo analizzare i dati della prima parte di questa lavoro che mostrano come l’opera andrà ad incidere in misura sensibile sulla costa di Calambrone. Sono però emerse anche altre criticità relative soprattutto al ripascimento, una problematica che già esiste oggi ma che potrebbe essere ulteriormente aggravata dalla realizzazione del progetto Darsena Europa. Lo studio proseguirà poi con ulteriori approfondimenti grazie ad altri 40 mila euro messi a disposizione dalla nostra amministrazione sul bilancio 2021. Io resto preoccupato».

Presente alla conferenza stampa anche il responsabile dell’ufficio ambiente del Comune di Pisa, Marco Redini.

Impatto sul clima delle onde a costa. Le onde propagate a costa sono state analizzate lungo il litorale di Pisa (dalla foce dello Scolmatore fino in prossimità della foce del fiume Morto) evidenziando che la realizzazione della Darsena Europa determina una riduzione significativa delle onde provenienti da Sud-Ovest limitatamente ai punti che si trovano più a Sud e prossimi alla foce dello Scolmatore.

Impatto sul trasporto solido litoraneo. E’ stata effettuata l’analisi di base del trasporto litoraneo, finalizzata a stimare le direzioni del trasporto prevalente e a quantificare i volumi di sedimenti movimentati mediamente in un anno nei due scenari (stato attuale e stato di progetto). I risultati delle elaborazioni hanno mostrato che in riferimento allo stato attuale, il trasporto netto medio annuo nei primi due km a nord della foce dello Scolmatore risulta diretto verso nord e caratterizzato da volumi pari rispettivamente a circa 8’200 m3/anno e circa 26’200 m3/anno. Viceversa, in riferimento allo scenario di progetto il trasporto netto medio annuo risulta diretto debolmente verso sud (3’500 m3/anno) nei pressi della foce dello Scolmatore, mentre risulta diretto verso nord (22’900 m3/anno) a circa 2 km a nord della foce stessa.

Impatto sulle correnti litoranee. Analizzando i risultati del modello idrodinamico di dettaglio, nello scenario di progetto si osserva che nei primi 2 km a nord dello scolmatore la corrente litoranea è più debole o del tutto assente rispetto allo stato attuale. Procedendo ancora verso nord, la corrente litoranea si innesca e si sviluppa pienamente con direzione e intensità del tutto analoghe a quelle che si osservano nello stato attuale. Tale circostanza sembra indicare che nel tratto compreso tra la foce dello scolmatore ed i primi 2 km a nord della foce verrà verosimilmente a determinarsi un riequilibrio dell’orientazione della linea di riva con un progressivo arretramento della stessa.