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Distretto rurale della Valdera e del Valdarno Inferiore, tra i promotori San Miniato e Montopoli

I Comuni di San Miniato e Montopoli sono tra i soggetti promotori del Distretto rurale della Valdera e del Valdarno Inferiore. Nasce quindi anche in questi territorio l’esperienza di un sistema economico territoriale misto (a componente pubblica e privata), già presente in altre zone della Toscana (come quello della Toscana del sud e della Maremma, quello del Chianti e quello della Lunigiana), caratterizzato dall’avere una produzione agricola territorialmente vocata e significativa per l’economia locale, una consolidata integrazione tra attività rurali e altre attività, una identità storica omogenea ed una produzione di beni e servizi specifici, coerenti con le tradizioni e vocazioni locali. Fanno parte del progetto anche l’Unione Valdera, i Comuni di Ponsacco, Terricciola, Crespina Lorenzana e Chianni, le associazioni di categoria CIA Pisa, Coldiretti Pisa, Confagricoltura Pisa, CNA Pisa, Confartigianato Pisa, Confesercenti Toscana Nord e Confcommercio Pisa, e la Camera di Commercio di Pisa. Possono aderire anche imprese o associazioni di impresa.”Questo nuovo sistema di governance territoriale è capace di generare maggiori vantaggi competitivi rispetto ad altre realtà, grazie alla possibilità di collaborazione tra i territori, in grado di valorizzare tutte le realtà produttive che operano in quest’ambito – dichiarano l’assessore all’agricoltura e alle attività produttive del Comune di San Miniato, Elisa Montanelli e l’assessore alla promozione e allo sviluppo del territorio e alle attività produttive del Comune di Montopoli, Valerio Martinelli -. Le finalità del percorso che abbiamo intrapreso riguardano la sostenibilità, la tutela e valorizzazione del paesaggio e dei prodotti tipici, a km zero, con lo sviluppo della filiera corta e del territorio, della qualità della vita e di un turismo sostenibile”.Sono stati approvati dai due consigli comunali (il 19 febbraio a Montopoli e il 9 marzo a San Miniato) l’atto costitutivo e lo statuto dell’associazione “Distretto rurale della Valdera e del Valdarno Inferiore”, dando così l’avvio formale al progetto. “Si tratta di una struttura semplice, di tipo associativo, quindi snella e facilmente gestibile, grazie alla quale possiamo avviare un percorso che getta le basi per il primo vero distretto del cibo, dove, per il Valdarno Inferiore, i nostri due Comuni sono le uniche realtà aderenti – spiegano ancora i due amministratori -. Non ci limitiamo ad essere partecipanti, noi siamo i promotori del distretto, ci crediamo e pensiamo che questa operazione abbia una ricaduta importante sul nostro territorio. Giocare di squadra ci permette di aumentare la massa critica e di tutelare maggiormente un’area omogenea, offrendoci la possibilità di intercettare contributi e finanziamenti europei, azione che non avrebbe la stessa efficacia se non fossimo insieme”.Sarà l’occasione per valorizzare prodotti come il tartufo, il vino, l’olio, il miele, il carciofo sanminiatese, i prodotti di norcineria compresi i presidi Slow Food come il mallegato e la finocchiona IGP, il fegatello e la bonzola, oltre ai legumi e le farine e ad alcuni prodotti dolciari unici (cantuccini, biscotti…) dei maestri pasticceri, per quanto riguarda il Comune di San Miniato, mentre per il Comune di Montopoli la pasta al germe di grano del Pastificio Morelli, i prodotti della norcineria e della salumeria quali l’antico nodino di Montopoli e il “costolaccio”, o lo Stradivario, il prosciutto preparato sotto cenere (Antica Macelleria e Norcineria Marianelli 1910), i vini della Tenuta Varramista, olio, birre artigianali e vini, mieli pregiati e loro derivati dell’Azienda Agricola Bianchi e dell’Apicoltura Colangelo, e i prodotti antichi e le soluzioni naturali per la cura ed il benessere della persona delle “Erbe di San Romano”.”L’obiettivo futuro è quello di arrivare ad ottenere il primo vero distretto biologico del territorio – concludono i due amministratori – e la nascita dell’associazione ci avvia proprio in questa direzione, favorendo e rafforzando il dialogo e il confronto tra i diversi soggetti inseriti nel tessuto produttivo, creando condizioni favorevoli all’integrazione e alla sinergia sul piano operativo, così da generare azioni e progetti di buona qualità e dimensione”.