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Al via un pacchetto-pesca: contributi e interventi per compensare perdite e ripartire

Da un lato l’emergenza Covid che ha penalizzato fortemente anche il
comparto pesca, dall’altro l’esigenza di ammodernare i porti e le
infrastrutture per rendere l’attività della pesca e della vendita dei
prodotti ittici più competitiva e efficiente e nel contempo rispettosa
dell’ambiente.

Dalla Regione sono in arrivo cinque bandi, due finalizzati alla
realizzazione di infrastrutture e servizi dedicati a migliorare la vendita
e il trasporto del prodotto ittico; tre destinati alle compensazioni per i
mancati guadagni e per le perdite.

– Due bandi per modernizzare i porti e per acquistare i veicoli per vendita
pesce a domicilio

In arrivo due bandi a favore dell’impresa della pesca e dell’acquacoltura.
Nell’ambito della programmazione dei fondi FEAMP 2014-2020 la Regione
stanzia oltre 700mila euro per l’ammodernamento delle infrastrutture
portuali e l’incentivazione e valorizzazione dei prodotti pescati.

In particolare, il primo bando da 490 mila euro sarà rivolto a imprese
operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura, imprese di servizi e
enti pubblici e servirà a migliorare le strutture e le infrastrutture che
nei porti sono destinati al settore ittico: banchine, magazzini, impianti
idrici, colonnine per acqua e carburante.

I fondi inoltre potranno essere utilizzati con il fine di realizzare
strutture destinate alla raccolta di rifiuti e scarti marini, ovvero
cassonetti speciali. E infine, per rendere più moderne e efficienti le
sale per la vendita all’asta del prodotto ittico.

Il secondo bando, da 230 mila euro, riguarda una misura che nel corso dei
prossimi mesi, sempre con fondi FEAMP, sarà realizzata anche nell’ambito
delle strategie di sviluppo locale attuate dai FLAG (sviluppo locale di
tipo partecipativo) e sarà destinato ad armatori e proprietari di
imbarcazioni da pesca per favorire gli investimenti che valorizzano i
prodotti ittici. Tra le iniziative finanziate: l’acquisto di mezzi
coibentati per trasportare prodotto ittico da consegnare direttamente anche
a domicilio.

“Una soluzione particolarmente importante in un periodo emergenziale come
quello che stiamo vivendo – commenta la vicepresidente e assessora
all’agroalimentare Stefania Saccardi – nel corso del quale le imprese della
pesca sono state penalizzate nella loro attività. Riuscire a consegnare il
prodotto a domicilio è sicuramente un vantaggio che facilita i nostri
imprenditori nella commercializzazione e, con i furgoncini adibiti, possono
farlo”.

Tre bandi a favore di imprese di pesca e acquacoltura che hanno subito
perdite

In arrivo un insieme di misure per il 2021 che prevede premi e
compensazioni in favore delle imprese di pesca e acquacoltura e delle
imprese che operano nella trasformazione del prodotto ittico.

Si tratta di aiuti finalizzati a compensare le perdite di reddito
eventualmente subite a causa del Covid o per le giornate di fermo pesca
determinate dall’emergenza pandemica nel periodo compreso tra febbraio 2020
e dicembre 2020.

Tre i bandi. Il primo mette a disposizione 500mila euro ed eroga premi in
favore degli armatori che hanno dovuto fermare le barche.

Il secondo mette a disposizione 810mila euro ed è destinato agli
acquacoltori.

Il terzo, da 296mila euro è rivolto alle imprese di trasformazione.

Per accedere alle risorse è necessario presentare l’apposita domanda sul
portale di ARTEA non appena i bandi saranno pubblicati. Si stima che le
domande possano essere presentate entro giugno prossimo.

“Quella della pesca – ha detto la vicepresidente e assessora
all’agroalimentare Stefania Saccardi – è un’altra filiera produttiva che
sta pagando un prezzo altissimo in questa congiuntura, poiché la chiusura
dei mercati ittici ha provocato un crollo delle vendite del pescato. La
Regione ha quindi deciso di mettere in atto subito queste misure per
risarcire i pescatori toscani dei mancati guadagni e, al tempo stesso, per
tutelare uno dei comparti fondamentali per l’economia del mare della nostra
regione”