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Parte da Pisa la rivincita dei boomer sui social

Si chiama OttolinaTV, e viene da lontano.
Erano i primi anni 2000, e l’irruzione del digitale cominciava a rivoluzionare tutto il panorama mediatico.
A Pisa, guarda caso, c’era una persona che in quella rivoluzione stava giocando un ruolo da protagonista. Si chiamava Chiara Baldassari, classe 1973, giornalista di razza. Anzi, videogiornalista. E non di una testata a caso, ma della testata che più di ogni altra ha lasciato il segno nella storia della TV italiana: il mitico Report degli anni d’oro di Milena Gabanelli.
Il modello era semplicissimo: grazie ai costi ridotti e alla facilità di utilizzo del digitale, il giornalista non aveva più bisogno di costose e ingombranti troupe. Poteva fare tutto da solo. E poteva formare rapidamente altre persone a fare altrettanto.
Sembra preistoria. E sembra scontato. Ma all’epoca, e parliamo di 20 anni fa, non di 50, era una vera sfida. Una sfida che provarono a raccogliere in molti. E’ così che nasce il fenomeno delle TeleStreet: microemittenti di quartiere fatte direttamente dalle persone che il quartiere lo vivono quotidianamente, senza editori e senza fini commerciali.
OttolinaTV era appunto questo: la TeleStreet di Pisa. Anzi, di Via San Martino. Con Chiara Baldassari a dirigere l’orchestra.
Ma i sogni romantici hanno vita difficile. All’epoca il boom dei social non era ancora all’orizzonte, altri meccanismi per fare cassa non ce n’erano, e il volontariato puro è bello, ma spesso ha le gambe un po’ corte. E così l’avventura di Ottolina si esaurisce rapidamente, e con lei il sogno di una TV libera costruita dal basso. Poco dopo Chiara Baldassari, appena trentaduenne, viene a mancare tragicamente. Sembrava che il sipario fosse stato calato definitivamente. Ma il raccolto di chi con talento e generosità si è impegnato a seminare prima o poi riappare sempre.
Ed eccoci così ai nostri giorni. Siamo nella gloriosa Casa del Popolo di Putignano. In una stanzina a lungo relegata a magazzino, un gruppo di giovani quarantenni armati di scopa, cencio e secchi di vernice si è convinto sia arrivata l’ora di far rivivere quell’antico sogno. A dirigere i lavori quello che di Chiara Baldassari è stato compagno di vita, ma sopratutto primo allievo: il pisano Giuliano Marrucci, da quasi 20 anni firma di punta sempre del solito Report.
Il fatto è che a 20 anni di distanza quella rivoluzione del panorama mediatico che allora era solo agli albori si è dispiegata in tutta la sua potenza. I media tradizionali arrancano, e a farla da padrone sono le piattaforme social. E tra le decine di piattaforme social ce n’è una che sembra fatta apposta per permettere al vecchio progetto di OttolinaTV di risorgere. Si chiama Twitch, ed è la piattaforma di Live Streaming di Amazon.
Con qualche secchio di vernice per colorare di verde le pareti del magazzino, e l’attrezzatura un po’ sorpassata accumulata in questi anni, la Crew di OttolinaTV riesce a imbastire in pochi giorni un vero e proprio studio a costo zero. I contenuti poi non mancano davvero: è bastato pronunciare di nuovo il nome di Ottolina per rimettere in piedi in pochi giorni un vero e proprio esercito di autori, conduttori, grafici e videomaker. Una grande comunità, che non aspettava altro che l’occasione giusta per riprendere quel filo vecchio di 20 anni, ma mai definitivamente interrotto.
Ed ecco così che oggi sul Canale Twitch di OttolinaTV ogni martedi e ogni giovedi alle ore 19 possiamo assistere a questa vera e propria magia: una TV completamente libera, costruita dal basso, in grado di dare voce a chi voce nei Media MainStream non ne ha.
I risultati di queste prime settimane di attività sono incoraggianti. Non solo il Canale Twitch, ma anche una pagina Facebook che in poco più di due settimane ha già accumulato circa 2000 follower, e anche un Canale Youtube che è una vera e propria cura per gli occhi e per lo spirito, in questa drammatica fase della nostra storia dove siamo continuamente bombardati da quello che ormai è diventato un vero bollettino di guerra.
Risultati incoraggianti anche perché la sfida era tutt’altro che banale. Perchè si, è vero che le piattaforme social ormai sono più che consolidate, ma è anche vero che a fare la differenza nei numeri di solito è un target di giovani e giovanissimi. Ma non per OttolinaTV. Su OttolinaTV non ci sono ragazzini che giocano ai videogame, o belle ragazze che fanno balletti ammiccanti. OttolinaTV è probabilmente il primo esperimento di prodotto Social fatto da ultraquarantenni per ultraquarantenni. Tutti però rigorosamente giovani dentro. Sugli schermi di OttolinaTV si alternano vecchie glorie come l’ultrasessantenne musicista Dome La Muerte, lo scrittore e performer Ico Gattai, la storica Drag Queen Marco “La Marchesa” Montano e la sociologa Maria Luisa Fagiani. Ma sopratutto, una testimonial di eccezione: la novantaquatrenne Nonna Mirana, che poi non è altro che la nonna paterna del regista di tutta la baracca, Giuliano Marrucci.
Come dichiarano ironicamente gli stessi autori OttolinaTV è la TV per chi ha l’INPS Factor: “la Tv dei Boomer alla conquista dell’Internet”. E noi siamo orgogliosi che questa conquista parta proprio dalla nostra Pisa. Anzi, dalla Casa del Popolo di Putignano.