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San Miniato, questa mattina prende il via la mostra “Napoleone tra storia e memoria”

A 200 anni esatti dalla morte di Napoleone Buonaparte, il Comune di San
Miniato ha voluto rendere omaggio ad una delle più importanti figure della storia contemporanea, Napoleone Buonaparte, con una mostra organizzata nelle sale della Fondazione Conservatorio Santa Chiara a San Miniato, un viaggio che ripercorre le tappe della formazione della memoria “speciale” che lega la città all’immaginario napoleonico. “

Noi & N. Napoleone tra storia e memoria” verrà inaugurata stamani
alle ore 11.00, nella sede della Fondazione in via Roma, in occasione dell’anniversario dell’incontro tra il giovane Napoleone, generale in capo dell’Armata d’Italia, e il canonico Filippo suo anziano parente del ramo
toscano della famiglia, avvenuto proprio il 29 giugno 1796.
La mostra si avvale della co-organizzazione di quattro entità del Sistema Museale di San Miniato (Musei Civici di San Miniato, Museo Diocesano, Accademia degli Euteleti, Conservatorio di Santa Chiara), dell’Archivio storico del Comune di San Miniato, della Fondazione Casa del Pittore Dilvo Lotti e di Crédit Agricole Italia, proprietaria del bozzetto e del dipinto di Egisto Sarri: L’ingresso di Napoleone I a San Miniato (olio su tela, 1876), fulcro dell’intera esposizione.


Per la comunità sanminiatese, molto di questo immaginario si aggrega intorno ad alcuni oggetti e luoghi divenuti, nel corso di oltre due secoli di rielaborazione culturale, quasi iconici della sua identità – dichiara il
direttore dei Musei Civici e il presidente della Fondazione Casa del pittore Dilvo Lotti, Lorenzo Fatticcioni, curatore della mostra insieme al pittore Luca Macchi e all’archivista Laura Guiducci -. Il transito della macrostoria nella microstoria, avvenuto a San Miniato anche tramite l’incontro tra il giovane Napoleone Buonaparte, generale comandante dell’Armata d’Italia, e l’anziano parente del ramo toscano della famiglia, il canonico Filippo Buonaparte, immortalato nell’imponente opera di Egisto Sarri, ha innescato la creazione di un’esuberante mitografia affiancata, sin dall’inizio, da una tradizione di studi dell’erudizione locale che negli ultimi decenni si è allargata ad una produzione storiografica di più ampio spettro mediante la quale si sono indagati meglio sia il contesto politico e culturale a contorno di quell’incontro, sia i versanti dello studio locale”
.


Dagli anni ’80 del secolo scorso, infatti, le attività di alcuni artisti e importanti operatori culturali di San Miniato, incentrate sulla figura di Napoleone, hanno contribuito a infittire la trama delle iniziative
commemorative e ad arricchire l’immaginario napoleonico delle loro opere. Tra questi ricoprono particolare rilevanza Dilvo Lotti, che dedica una parte cospicua della sua ultima produzione artistica a Napoleone, Marianella Marianelli con il racconto in plaquette incentrato sull’incontro del 29 giugno 1796 ed il romanzo storico di ispirazione napoleonica Ipotesi per un fantasma, infine i fratelli Taviani che dedicano al passaggio
delle truppe francesi in Toscana diverse scene di Fiorile, uno dei loro film più intensi. L’esposizione sarà allestita all’interno del Museo del Conservatorio di Santa Chiara, un luogo scelto perché mostra un legame
avuto per secoli con la famiglia Buonaparte, oltre alla presenza nel Museo di due importanti testimonianze di questo legame, insieme alla volontà di valorizzare un luogo del Sistema Museale ancora poco toccato dai
flussi turistici.


Il filo rosso dell’esposizione è costituito da una linea del tempo mediante la quale viene messo in evidenza il legame tra storia e memoria – dichiara il direttore Fatticcioni -. Le prime due sezioni, relative alla storia, sono
dedicate alle testimonianze della plurisecolare presenza della famiglia Buonaparte a San Miniato e al periodo dell’occupazione francese della Toscana, presenza testimoniata dal prezioso dipinto di Egisto Sarri
che Crédit Agricole Italia ci ha concesso per l’esposizione, mentre le sezioni relative alla memoria mostrano materiali documentari relativi agli studi dell’erudizione locale, aggregata intorno all’Accademia degli Euteleti,
alcuni cimeli fortemente evocativi dell’immaginario napoleonico a San Miniato, una scelta dalle opere di Dilvo Lotti dedicate a Napoleone, infine una rassegna di pubblicazioni relative ad iniziative scientifiche e
rievocative promosse a San Miniato in tempi recenti
. ll legame di Napoleone con San Miniato è documentato e riconosciuto; volevamo ricordare la sua figura nell’anniversario dei 200 anni dalla sua morte, con un’iniziativa unica: una mostra che, per la prima volta, ci permette di unire in uno stesso luogo molti degli oggetti e delle carte che ci raccontano di Napoleone a San Miniato, che avesse come fulcro la pittura di Egisto Sarri, un’opera che raffigura la visita del generale in Città”
– dichiarano il sindaco di San Miniato Simone Giglioli e l’assessore alla cultura Loredano Arzilli -. Con queste iniziative possiamo ricordare non solo il generale francese ma anche altre figure che hanno reso San
Miniato la splendida e rinomata città che conosciamo oggi: Dilvo Lotti e i fratelli Taviani. Ringraziamo il Sistema Museale e la Diocesi per aver recepito le nostre istanze, tutte le associazioni e gli Enti cittadini che,
con il loro lavoro e il loro sostegno, hanno reso tutto questo possibile, in particolar modo Crédit Agricole Italia per averci permesso di esporre l’opera centrale della mostra, la Regione Toscana e la Provincia di Pisa, da
sempre vicine alla nostra Città e alle iniziative culturali di grande valore”.
La mostra è realizzata grazie al sostegno di: Crédit Agricole Italia, Fondazione CRSM, Farmacie Comunali di San Miniato, Figli di Guido Lapi spa, Conceria La Scarpa spa, Alilaser srl, Ghiropelli srl, Organazoto spa,
Consorzio Conciatori di Ponte a Egola, Pallets Bertini Group srl, Leather Kem srl, Ausonia srl, Lotti Franco, Gruppo Nuti Ivo spa.


Crédit Agricole Italia, in questi anni, è divenuta parte integrante del tessuto sociale e cittadino: la disponibilità al confronto propositivo con le istituzioni locali e l’apertura alle istanze provenienti dal mondo culturale e associativo di San Miniato, così dinamico e vitale, sono il nostro segno distintivo. Il prestito delle due opere più rappresentative del Sarri, appartenenti alle Collezioni d’arte Crédit Agricole Italia, vuole essere un segno tangibile della partecipazione e del sostegno ad un evento espositivo così rilevante per tutto il territorio sanminiatese – commenta il Responsabile delle Direzione Regionale Toscana Massimo Cerbai -. Il Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia continua peraltro a sostenere le famiglie e l’imprenditoria
toscana in questo particolare momento storico, mettendo in campo soluzioni finanziarie studiate per ogni esigenza, sempre all’insegna di un modello di sviluppo sostenibile delle comunità locali”.