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Ponte Ciclopedonale Riglione-Cisanello: approvato in Giunta lo schema di convenzione con l’Aoup

La Giunta ha approvato lo schema di convenzione tra Comune di Pisa e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Pisana che prevede un cofinanziamento di 400 mila euro, da parte dell’Aoup, per la realizzazione del ponte ciclopedonale Riglione-Cisanello.  In cambio di questo contributo il Comune concederà all’azienda ospedaliera lo sfruttamento di uno spazio parcheggio in zona Riglione. Il ponte ciclopedonale potrà inoltre essere utilizzato dai mezzi di soccorso in caso di emergenza straordinaria, come ad esempio in caso di chiusura del ponte delle Bocchette.

L’intervento ha un costo complessivo di 3,5 milioni di euro così suddiviso: 1,7 milioni di euro finanziamento comunale, 1,4 milioni di euro di finanziamento regionale e 400 mila euro di finanziamento da parte dell’Aoup.

«In questo momento – dichiara il sindaco di Pisa, Michele Conti – sono in corso da parte di Pisamo le procedure di appalto dei lavori. Si tratta di un’opera attesa da tempo che consentirà di ridisegnare la mobilità tra due parti della città rimaste scollegate. La passerella darà grande impulso alla mobilità dolce e permetterà a Riglione, quartiere densamente abitato, di essere messo agevolmente in collegamento con il polo ospedaliero di Cisanello senza utilizzare necessariamente l’auto. Continuiamo a progettare e realizzare gli interventi previsti nel Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile con un’opera che dà continuità e sviluppo alla rete delle piste ciclabili in tutto il nostro territorio».

«Tutti gli interventi che favoriscono una migliore mobilità non solo dei mezzi sanitari ma anche dei dipendenti per un ospedale di così grandi dimensioni come il nostro – dichiara il direttore generale dell’Aoup Silvia Briani – sono da sempre fra gli obiettivi aziendali, a maggior ragione se si tratta di interventi ecosostenibili come questa pista ciclopedonale, che è un altro importante tassello che va a completare il progetto del nuovo ospedale di Cisanello che in questi mesi sta prendendo corpo con il cantiere avviato nonostante i rallentamenti causati dalla pandemia».

«Con questa convenzione – dichiara l’assessore alla mobilità Massimo Dringoli – andiamo a definire i dettagli di un accordo verbale preso da tempo con l’Aoup che contribuirà alla realizzazione del progetto con un cofinanziamento di 400 mila euro. L’Azienda Ospedaliera si è infatti sempre dimostrata interessata alla realizzazione di questa passerella non solo perché potrà essere utilizzata dai mezzi soccorso in casi di emergenza, come ad esempio in caso di chiusura del ponte delle Bocchette, ma soprattutto perché consentirà ai dipendenti e agli utenti dell’ospedale che provengono dalla parte est della città di parcheggiare a Riglione e raggiungere il polo di Cisanello a piedi o in bicicletta».

Il nuovo ponte ciclopedonale sull’Arno collegherà le due sponde, mettendo in diretta comunicazione il quartiere di Riglione con l’Ospedale di Cisanello. Dalla parte di Cisanello è previsto un tatto di viadotto che collegherà la passerella attraverso una rampa alla pista ciclopedonale che sarà realizzata dietro l’ospedale, in corrispondenza della zona dei parcheggi, da dove proseguirà il collegamento con il Viale delle Piagge. Dalla parte di Riglione il ponte si ricollegherà a via Malatesta, attraverso una rampa rilevata, posizionata in direzione parallela al fiume.

Il progetto prevede la realizzazione di una passerella “strallata”, sostenuta da due antenne metalliche alte quasi 27 metri: una struttura in acciaio e cemento armato, leggermente curva, che si sviluppa per un totale di circa 600 metri (596,54 metri) con una larghezza di 4 metri e balaustre di protezione al confine del piano viabile. La passerella è posizionata a quota +12,50 metri sul livello del mare, ad un’altezza calcolata in modo che rimanga un metro e mezzo oltre la portata massima del fiume, che è calcolata con la quota di piena registrata ogni 200 anni. Questo consente eventuali innalzamenti degli argini di circa 1,70 metri, senza dover modificare la passerella. In questo modo l’impatto dell’opera con il regime idraulico del fiume rimane secondario, limitato a ridotte porzioni di zone di golena vicine ai due argini, senza influire sul corso del fiume.