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Approdato a Bruxelles il progetto “Cascina”

È approdato anche a Bruxelles il progetto “C.A.S.C.I.N.A.”, capace di ottenere un finanziamento di circa 15 milioni dopo aver partecipato al bando del “Programma Nazionale Innovativo per l’Abitazione di Qualità”. Il sindaco Michelangelo Betti è stato infatti invitato a illustrare il progetto dalla Sustainable Communication aisbl, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro con sede a Bruxelles e creata nel 2005 da giornalisti e comunicatori internazionali. S-Com è partner dell’iniziativa New European Bauhaus per rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili, secondo gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. All’incontro online, Betti ha illustrato le caratteristiche principali del progetto “C.A.S.C.I.N.A.”, che ha visto il Comune di Cascina partecipare, insieme a San Giuliano Terme, Vicopisano, Calcinaia, Crespina-Lorenzana e Lari-Casciana Terme, alla selezione nazionale dopo aver superato quella nazionale.

Abbiamo presentato un’ampia serie di interventi che puntano a dare una risposta concreta all’emergenza abitativa – ha detto Betti durante l’incontro –: un piano che prevede l’intervento su dieci edifici pubblici, la demolizione di una ex scuola non più in uso e solo una nuova costruzione. Due sono gli elementi forti del progetto: da un lato cinque Comuni hanno rinunciato a richiedere opere pubbliche nel loro territorio per questa selezione, dall’altro l’intero complesso degli interventi è previsto nella parte centrale di Cascina e non nelle periferie”.

Il piano generale mira a dare una risposta all’emergenza abitativa, all’esigenza di un tetto per brevi periodi per famiglie o singoli.

Il nostro Comune conta solo 25 alloggi di edilizia sociale per brevi periodi e non riusciamo a soddisfare le aspettative in questo campo delle politiche sociali e assistenziali. Questa serie di ristrutturazioni – ha aggiunto Betti – amplierà notevolmente il numero di alloggi nel nostro Comune. Le strutture sono collocate nel centro effettivo dell’area, perché il nostro primo obiettivo era quello di non creare una nuova periferia e non emarginare le persone”. Per questo tutti gli interventi saranno sulla via Tosco-Romagnola, una strada che rappresenta una sorta di centro lineare dell’intera area. Una lunga fila di tredici chilometri con mezzi pubblici, come autobus e treno, ma anche scuola, servizi sanitari e una ricca rete di enti di beneficenza e associazioni. “Questo tipo di riuso – ha concluso Betti – guiderà l’intero progetto, creando non solo case, ma anche tanti servizi per la comunità”.