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Saldi invernali a rilento, Confcommercio: “Sostegni e aiuti immediati al commercio con 146 miliardi di tasse in più”

Saldi invernali è una partenza a rilento. A parlare è il presidente provinciale di Federazione Moda Italia Lorenzo Nuti: “Da una nostra indagine flash, in questi primi giorni i saldi non decollano, e il clima generale con la ripresa dei contagi, la quarta ondata e ulteriori restrizioni non aiutano certo le vendite. C’è poca gente in giro e le uniche file che vediamo purtroppo sono quelle davanti alle farmacie per i tamponi”

“Andamento lento, cauto, incerto anche a causa di un sistema che complessivamente va rivisto, soprattutto per via delle numerose vendite promozionali concentrate nel periodo delle festività natalizie” – riconosce il presidente Nuti: “E’ chiaro che così facendo le vendite di fine stagione perdono inevitabilmente di effervescenza e attrattività per la clientela, con evidenti ricadute negative in termini di fatturato per le nostre imprese”.

“C’è più movimento per i centri storici rispetto alle zone più periferiche, affari migliori per boutique che grande distribuzione e negozi monomarca, ma sono ormai un ricordo lontano i tempi delle lunghe code davanti alle attività commerciali – aggiunge Nuti: “Per un bilancio più preciso dobbiamo attendere qualche settimana, il nostro auspicio è che nei prossimi giorni l’andamento migliori”.

“Questa pandemia ha riflessi economici drammatici per tutte le categorie del commercio, del turismo e dei servizi, per questo chiediamo sostegni e aiuti generalizzati” – l’appello del direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli: “Le persone hanno paura e non escono di casa, e questo crea inevitabilmente un circolo vizioso che danneggia per intero il tessuto commerciale. Ben vengano gli aiuti per il turismo, ma non basta, occorrono soldi per tutte le categorie. D’altra parte, dal 2001 ad oggi stato, regioni, enti locali hanno incassato un surplus di146 miliardi di tasse, il 40% in più in vent’anni. Una montagna di denaro che è giunto il momento di restituire a imprese e famiglie”.