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La Polisportiva Arci Zambra: porte aperte e attenzione sempre alta

“Che lo sport continui, in salute e sicurezza è fonte di benessere”. E’ lo slogan dello Zambra Calcio che per garantire continuità han cercato di mettere il più possibile in sicurezza la gestione degli impianti e l’accesso dei ragazzi, in collaborazione con il proprio medico sociale, il dottor Giuseppe Digrandi, specialista in Ortopedia dell’AOUP.

“Abbiamo cercato di mettere delle ulteriori limitazioni al protocollo FIGC – dichiara Digrandi – proprio perché ci rendiamo conto della gravità del momento che ancora sussiste. Allo stesso tempo però vogliamo garantire quello che per noi è da considerarsi un vero e proprio servizio: i bambini e i ragazzi hanno bisogno dello sport che dà loro salute e socialità, pur nei limiti concessi.”

“Tra le misure restrittive, per esempio, abbiamo introdotto il divieto di accesso per tutti i genitori o altri accompagnatori che devono lasciare gli atleti all’entrata. Vogliamo evitare qualsiasi forma di assembramento o promiscuità. Pur previsto dal protocollo FIGC abbiamo poi vietato l’accesso agli spogliatoi e alle docce, concesse solo ai ragazzi che vengono con il pullman della società per l’evidente allungamento delle tempistiche. L’autocertificazione, obbligatoria per gli atleti, da digitale che era l’abbiamo rimessa cartacea, così da favorire maggiore controllo e attenzione da parte degli allenatori”.

“Per il resto – conclude – vediamo che i ragazzi hanno bisogno quanto più possibile di normalità, di veder riprendere i propri ritmi, di stare in compagnia, anche se a debita distanza, e di praticare del sano movimento. Ne vale il loro benessere psichico e fisico”.

“Queste sono le nostre azioni concrete – aggiunge Riccardo Stefanini, presidente della Polisportiva Arci Zambra – non vogliamo lamentarci delle difficoltà che indubbiamente ci sono, ma condividere un percorso fatto di preoccupazioni ma anche di soluzioni insieme ai nostri atleti e alle loro famiglie. Le nostre porte restano aperte”.