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“Catastrofi climatiche, covid-19, crisi sociale, guerra”: il Fronte Ecologista torna in piazza

“Catastrofi climatiche, covid-19, crisi sociale, guerra. Le nostre vite sono periodicamente scandite dall’emergenza: rotture, esplosioni, eventi che spaccano il quotidiano e ci costringono a fare i conti con la totale precarietà. L’emergenza mette istericamente in discussione lo status quo, ma il rischio è il rafforzare, invece che invertire, i rapporti di forza preesistenti. Ci vogliono radici ben salde per attraversare la tempesta, rami altissimi per anelare a un futuro diverso.”

Queste radici il movimento ecologista e climatico toscano le sta sedimentando giorno per giorno. Il coordinamento regionale di comitati territoriali, associazioni ambientaliste e movimenti per la giustizia climatica ha infatti organizzato per domenica 13 marzo una giornata di discussione destinata non solo ad attivisti ecologisti ma a tutta la città. Oltre ai tavoli di lavoro tematici che riguarderanno l’energia, la mobilità sostenibile, i rifiuti e le risorse, vi sarà nel pomeriggio un’assemblea plenaria a cui parteciperà anche il Collettivo di Fabbrica GKN di Campi Bisenzio e in cui si discuterà dello sciopero climatico del 25 marzo e del corteo organizzato dai lavoratori ex GKN a Firenze il 26 marzo, con il motto “Insorgiamo”.

Nel testo di convocazione dell’assemblea del 13 marzo, la rete di attori ecologisti infatti dichiara che “l’emergenza non è altro che epifania della crisi sistemica: ci mostra l’interconnessione profonda dei vari modi in cui si dà, da sempre, il “conflitto tra capitale e vita”, ovvero l’ossimoro di crescita economica infinita e infinitamente veloce, a partire da risorse naturali e biologiche limitate, nel tempo e nello spazio.
Riconoscere l’unità dei processi di sfruttamento dell’ambiente e delle persone significa mettere come punto fermo la convergenza tra lotta ambientale e lotta per i diritti di lavoratori e lavoratrici. Significa ribadire che non in nome della transizione ecologica, ma semmai di arrogante greenwashing, si spiegano licenziamenti, delocalizzazioni e ulteriore precarizzazione del lavoro.”

Da qui la scelta di convergere con le istanze dei lavoratori ex GKN, e di lanciare una chiara contestazione al caro bollette e alla guerra scatenata dall’aggressione militare di Putin in Ucraina. Se le bollette hanno “visto l’impennata del 40%” d’altro lato “i profitti delle multinazionali del fossile come Eni, non hanno avuto nessun ridimensionamento, e anzi continuano a beneficiare di sussidi statali a fondo perduto, per un ammontare di ben 20 miliardi di euro l’anno.”

Al contempo, la guerra è divenuta l’occasione da parte del governo italiano “per trivellare in Adriatico, riaprire le centrali a carbone e rilanciare il nucleare” in nome di una fittizia indipendenza energetica.

“E’ tempo di dire una volta per tutte che non può esserci sostenibilità né ambientale né sociale nel protrarre la nostra dipendenza da monopoli di combustibile fossile e che oggi più che mai, lotte sociali, ambientali, climatiche e territoriali devono stare intrecciate.”

13 Marzo 2021 Assemblea ecologista regionale – DLF Pisa, h.10-19

25 Marzo 2021 Global Climate Strike – P.za Guerrazzi, Pisa, h.9

26 Marzo 2021 Manifestazione nazionale GKN – P.za Vittorio Emanuele – lato Largo Cascine, Firenze, h.14:30