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Firma protocollo intesa Caritas-Fondazione Charlie

Questa mattina, presso la Curia vescovile di San Miniato, alla presenza del vescovo Monsignor Andrea Migliavacca, del presidente della Provincia Massimiliano Angori e del sindaco di San Miniato Simone Giglioli, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa tra Fondazione Charlie Onlus e Caritas diocesana di San Miniato. A firmarlo sono stati il presidente di Charlie Angelo Migliarini e il direttore della Caritas don Armando Zappolini.L’intesa prevede la realizzazione di un network evoluto di servizi, attività di ricerca, didattica, formazione e orientamento. La collaborazione verterà soprattutto sullo scambio, la sinergia e il confronto tra i centri di ascolto della Caritas, punti fisici di osservazione dei fenomeni sociali territoriali e front-office con i bisogni delle persone, e Charlie Telefono Amico (800-863096), che riceve chiamate da tutta Italia, fornendo ascolto e sostegno psicologico, in forma anonima e riservata a chiunque ne abbia bisogno. Punto di partenza della sinergia una formazione condivisa e integrata dei volontari, finalizzata a una vera e propria ibridazione di competenze, e, successivamente, attività di ricerca, in grado di leggere indicatori di povertà sociale ed educativa, sulla base della quale programmare interventi condivisi e azioni mirate, in collaborazione con le amministrazioni locali.

Monsignor Andrea Migliavacca: “Sono felice che questo accordo venga firmato qui, segno dell’attenzione che la curia rivolge alle sofferenze e alle necessità delle persone. Insieme si può rendere più grande il bene che si fa e questo accordo dà un bell’esempio di come soggetti diversi possano unire le forze, condividendo valori e obiettivi. Questo agire uniti per l’ascolto e per il bene del prossimo è qualcosa che richiama i valori del Vangelo”.

Don Zappolini: “la Caritas diocesana ha 17 sportelli di ascolto sul territorio che, oltre a funzioni di risposta alle emergenze, svolgono un’attività di studio e lettura di difficoltà e disagi, dalla povertà alla ludopatia. Arriviamo meno a intercettare il disagio giovanile e questa collaborazione strutturata con Charlie può rappresentare essere un arricchimento reciproco, anche grazie alla formazione comune dei nostri centri di ascolto. Alle istituzioni, con uno sguardo di carità e giustizia, offriremo analisi e letture utili a sviluppare politiche adeguate alle difficoltà e ai bisogni. È un lavoro che rientra perfettamente nel voler essere educatori di carità e buoni samaritani preventivi, capaci cioè di favorire interventi mirati a prevenire il disagio e le disuguaglianze ancor prima che si manifestino”.

Angelo Migliarini: “Viviamo un tempo di terribile incertezza e paura, dal Covid alla guerra. Siamo a un bivio: chiuderci e regredire o avere coraggio, assumerci responsabilità verso la sofferenza diffusa e costruire un futuro più giusto. Spesso il disagio giovanile viene derubricato ai soli aspetti di sicurezza, dalla malamovida al bullismo, ignorandone le ragioni profonde e trascurando i fenomeni di progressivo isolamento dei ragazzi. Gli squilibri di ricchezza stanno devastando gli equilibri economici, ambientali, sociali e psicologici e chi, come Charlie e Caritas, vede questa sofferenza ogni giorno non può accettare l’arrendersi all’indifferenza e alla crudeltà. Il nostro protocollo è una piccola e importante iniziativa che si oppone a questa degenerazione e speriamo che sia un piccolo contributo per un nuovo umanesimo, soprattutto per le nostre ragazze e i nostri ragazzi che hanno bisogno non di incontrare le élite pavide di questi ultimi anni, ma compagni di viaggio e organizzazioni credibili”

Massimiliano Angori: “La Provincia è tra le realtà fondatrici di Fondazione Charlie e essere presenti a questa firma mostra la consapevolezza sull’importanza di ascoltare e capire, di allearsi e dialogare per poter dare risposte migliori alle esigenze del nostro tempo. Comprendere sentimenti e disagi, che negli ultimi tempi si sono acuiti, è fondamentale oggi più che mai. Le istituzioni hanno bisogno di iniziative come questa ed è la ragione per cui, da sempre, la Provincia collabora con numerose realtà sociali che si occupano di ascolto e aiuto”.

Simone Giglioli: “Sono contento che questa firma avvenga proprio a San Miniato, tra due realtà in prima linea sui temi del disagio sociale. Sono molte le fragilità economiche, sanitarie, sociali da fronteggiare. Essendo un territorio senza grandi agglomerati urbani, viviamo meno i disagi che caratterizzano le periferie e abbiamo un tessuto produttivo che continua a garantire occupazione, ma questo non ci deve fare ignorare l’importanza della prevenzione e della gestione di difficoltà e solitudini che comunque ci sono, cercando di affrancare le persone dal bisogno, anche nell’ottica di porle nelle condizioni di essere pienamente incluse nella comunità a cui appartengono. Un’azione di lettura e analisi delle difficoltà è anche importante per essere preparati ad affrontare le sfide future”.