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San Miniato, gli studenti degli istituti “Sacchetti” e “Buonarroti” hanno ricevuto un nuovo “Quaderno di educazione civica”

 Grazie alla collaborazione del Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace e i diritti umani e il Comune di San Miniato, quest’anno i ragazzi e le ragazze delle scuole secondarie di primo grado degli Istituti Comprensivi “Sacchetti” “Buonarroti” hanno potuto ricevere un nuovo “Quaderno di Educazione Civica”, realizzato grazie al sostegno dell’Azienda Speciale Farmacie. A regalarlo ai 300 studenti e studentesse delle classi terze sono stati il sindaco Simone Giglioli accompagnato dall’assessore all’istruzione Giulia Profeti e dal consigliere delegato alla memoria e alla pace Michele Fiaschi.  Nel libriccino, consegnato nell’ambito della campagna “Cittadini si diventa” che si tiene durante la Settimana Civica (25 aprile-2 maggio) alla quale il Comune ha aderito, si dispiega un percorso che tocca tantissimi dei temi che oggi risulta essenziale approfondire e su cui è di estrema importanza riflettere: 18 lezioni di educazione civica sulla Costituzione, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, l’Agenda 2030, la cittadinanza digitale, la cittadinanza mondiale, la lettera “Laudato sì”, la violenza e i linguaggi d’odio, la pace. Ogni lezione è seguita da due pagine bianche per le riflessioni personali e gli appunti di classe. Lo stile espositivo della produzione rende anche delle tematiche complesse fruibili alla giovane platea che vi entra in contatto, grazie anche a grafiche di impatto che sintetizzano con successo gli argomenti delle lezioni.


Il quaderno contiene anche le citazioni di alcuni personaggi di grande rilevanza civile, come il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e Papa Francesco, per poter dare alle ragazze e ai ragazzi alcune figure esemplari a cui guardare quando si tratta di educazione civica.


“Cittadini si diventa imparando a conoscere i nostri diritti, i nostri doveri e le nostre responsabilità, con la consapevolezza che non siamo individui isolati ma facciamo parte di una comunità – dichiarano gli amministratori –. Questo è alla base di ‘I care’: mi riguarda, me ne faccio carico. Dobbiamo sempre ricordare che non siamo individui isolati, ma parte di una comunità che riconosce i nostri diritti fondamentali e che ci chiede, al tempo stesso, un forte senso di responsabilità personale e collettiva E nel quaderno ci sono vari modi per metterlo in pratica. Se fin da piccoli si formano cittadini responsabili e attivi, la nostra sarà una società migliore”.