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Le proposte dei comuni della Valdera e Valdicecina per rilanciare il volontariato

Il volontariato è in difficoltà e le Amministrazioni Comunali di Valdera e Alta Valdicecina rispondono con una proposta concreta e un segnale forte. “Il tema è centrale e richiede un senso di responsabilità condiviso, per il quale oggi è il momento di fare un passo in più. Per questo la proposta è quella di aprire da subito un tavolo di confronto sul trasporto sociale, dove la Società della Salute è pronta a mettere sul piatto un 10 – 15 per cento in più di risorse”. La proposta è arrivata dal sindaco di Pontedera e presidente della Sds Valdera Alta Valdicecina Matteo Franconi, nel corso di un incontro che si è svolto questa mattina a Palazzo Stefanelli, alla presenza dei vertici provinciali e locali delle associazioni di volontariato Pubblica Assistenza, Misericordia e Croce Rossa. Lo scopo è anche quello di dare un segnale, che parta proprio dai territori, in vista del confronto che si sta per aprire, a livello regionale, su riorganizzazioni e riassetti del terzo settore.
Con Franconi presenti anche la direttrice della Sds Patrizia Salvadori, Francesca Brogi, sindaca di Ponsacco, Alessia Lorenzetti, vicesindaca di Palaia e l’assessore al sociale di Casciana Terme – Lari Alessandro Tosi, mentre altri amministratori si sono collegati da remoto. La proposta è infatti unitaria ed è condivisa da tutte le Amministrazioni Comunali del territorio. Perchè, di fronte alle difficoltà vere che anche stamani sono state rappresentate, “Vogliamo ridare valore, voce a ascolto ai volontari e alle associazioni”, ha spiegato Franconi e, per questo “Siamo disposti a rivedere le tariffe del trasporto sociale a partire dal primo Gennaio 2023, facendo un sacrificio, ma dando un messaggio chiaro, che sia anche da stimolo politico. Per noi al primo posto c’è la dignità e il rispetto del volontario“.


Parole, quelle di Franconi, che sono state apprezzate. Una proposta concreta arrivata a fronte di una situazione che oggi è quantomai complicata: “Mancano risorse economiche e risorse umane – hanno spiegato i vertici delle associazioni – ma serve anche una riorganizzazione e una ricollocazione di risorse e servizi. Il rischio è quello di una caduta verticale”. Le situazioni critiche sono legate soprattutto a costi di gestione sempre più alti e a soluzioni, sulle quali si sta lavorando a livello di area e a livello regionale, per ripensare e ottimizzare i servizi. Sul tavolo c’è anche un riallineamento del servizio civile, che potrebbe essere rilanciato per creare un serbatoio dal quale attingere futuri volontari. E anche su questo, come su altri temi legati all’organizzazione della Guardia Medica e di altre attività sul territorio, Franconi e gli altri sindaci hanno dato la disponibilità per cercare soluzioni condivise.