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Anima Mundi, XXI Rassegna internazionale di Musica Sacra

Di nuovo in Cattedrale mercoledì 14 alle 20,30, con Trevor Pinnock che con forze italiane – l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento, ormai vecchia amica di Anima Mundi, e l’Ensemble vocale Continuum – e un quartetto di solisti provenienti da paesi diversi riproporrà due capolavori sacri di Wolfgang Amadeus Mozart, l’Ave verum, toccante e preziosissima scheggia di musica, e il Requiem KV 626, la sua ultima creazione, rimasta incompiuta alla sua morte, preceduti dal pregevolissimo ma meno frequentato Libera me di Franz Joseph Haydn.

La liturgia prevede che il Libera me sia intonato presso il catafalco subito dopo la celebrazione della Missa pro defunctis per invocare l’assoluzione dell’estinto. Questa pagina stringata e intensissima può a buon diritto esser ammessa nel catalogo imponente di quella musica sacra che per Haydn come per quasi tutti i compositori del suo tempo fu impegno professionale abituale e ricco di capolavori.

Anche per Wolfgang Amadeus Mozart lo fu negli anni giovanili, ma dopo la Messa in do minore KV 427, rimasta incompiuta nel 1782, non produsse più niente, fino ai due ritorni nei suoi ultimi mesi di vita. Sembra preparare il Requiem, opera ultima e incompiuta, l’intimismo del mottetto Ave verum corpus KV 618: scheggia favolosa creata il 17 giugno 1791 per la festa del Corpus Domini come cortesia verso un amico responsabile della musica nella chiesa parrocchiale di Baden bei Wien. Pochi minuti di musica piana e altissima circondano di suono con semplicità estrema il testo trecentesco.

Nel luglio dello stesso anno un intermediario misterioso gli propose la composizione di un Requiem. Un compenso discreto: cento ducati. Ma Mozart non avrebbe dovuto rivelare mai di esserne l’autore né cercar di sapere chi l’avesse commissionato. Strangolato dai debiti, accettò. Portò avanti il lavoro contemporaneamente alla composizione del Flauto magico. Poi la salute cominciò a lasciarlo: il 20 novembre si mise a letto, il 5 dicembre era morto. Preoccupata di salvare se stessa e i figli dalla miseria, Constanze volle farsi saldare il compenso pattuito per il Requiem: ma ci voleva una partitura completa da consegnare. Affidò quindi le carte con le parti già composte e quelle abbozzate a diversi musicisti del giro di casa, ed in particolare a Süssmayr, che realizzò gran parte del lavoro che fu così consegnato al misterioso intermediario. Constanze non doveva essere al corrente delle condizioni poste a Mozart: in perfetta buona fede poté vendere una copia della partitura al re Federico Guglielmo II di Prussia, e realizzarne un’esecuzione in un concerto a suo beneficio nel gennaio del 1793. Sette anni dopo Constanze si risolse a far pubblicare il Requiem. Ma a questo punto era necessario il consenso del committente. Si trattava del ricchissimo conte Franz von Walsegg-Stuppach, che aveva il debole di voler far credere d’essere compositore, e spesso commissionava a musicisti di valore composizioni destinate a rimanere anonime. Così era andata per il Requiem. Dopo quasi dieci anni Walsegg veniva a sapere che non solo aveva pagato per un lavoro di Mozart mentre gli era stata rifilata un’opera almeno in parte spuria; ma che il Requiem era già stato messo in circolazione prima ancora che ne avesse potuto dirigere quella che aveva creduto la prima esecuzione. Ora addirittura il Requiem stava per uscire a stampa con la firma del suo vero autore. Ma la fama di Mozart nel frattempo si era talmente affermata che il conte non osò compiere i passi che pure la legge gli avrebbe consentito, e si rassegnò a consentire la pubblicazione. 

Clavicembalista e direttore, rinomato in tutto il mondo, è stato uno dei pionieri della prassi esecutiva storicamente informata, Trevor Pinnock, per il secondo anno direttore artistico di Anima Mundi, dirige questa sera l’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Fondata nel 1960 per iniziativa dei Comuni e delle Province di Bolzano e di Trento, l’orchestra ha un repertorio che spazia dal barocco alla musica contemporanea, ed è già stata varie volte ospite della rassegna pisana. L’Ensemble vocale Continumm, nato nel 2003 grazie a un progetto di Luigi Azzolini, è un coro estremamente versatile, capace di misurarsi con i repertori più diversi, spaziando dalla musica antica a quella contemporanea. 

La rassegna Anima Mundi è organizzata come sempre dall’Opera della Primaziale Pisana, con il contributo della Fondazione Pisa e il patrocinio del Comune di Pisa. 

I concerti avranno inizio alle 20:30, tranne quelli del 12 e del 20 settembre, che sono invece previsti alle 21:00. 

Il pubblico di Anima Mundi avrà la possibilità di sostenere, attraverso libere offerte, alcuni progetti di solidarietà e assistenza sul territorio. L’iniziativa è promossa dall’Arcidiocesi di Pisa-Caritas Diocesana. Questa sera sarà possibile sostenere Fondo Vivere, un progetto di microcredito gestito dalla Caritas diocesana di Pisa in convenzione con la Banca Popolare di Lajatico. Ha come destinatari i singoli, le famiglie e le imprese che attraversano un tempo di fatica e di difficoltà legato all’emergenza COVID 19, con l’obiettivo di dar loro il sostegno per riconquistare una possibile normalità.

Al momento le prenotazioni online sono esaurite per tutti i concerti. A partire dalle ore 18 i biglietti rimasti e non ritirati saranno messi in distribuzione solo presso la biglietteria, ogni giorno di concerto.

Per tutte le informazioni www.opapisa.it