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Venerdì 30 Settembre l’incontro “Sognare il sogno impossibile… ne vale davvero la pena”

La Scugnizzeria di Scampia è una bottega, un bazar, una “Piazza di Spaccio Creativa”, una enolibreria, uno spazio teatrale, un centro di formazione giovanile, un laboratorio artigianale e altro ancora. Una moltitudine di esperienze dove “Sognare il sogno impossibile”, un percorso di creatività e riscatto che sarà raccontato venerdì 30 Settembre, alle 17 in sala consiliare, dagli stessi protagonisti della Scugnizzeria e dai ragazzi del gruppo parrocchiale Comunicantiere, che di recente hanno fatto visita a Scampia al culmine dell’amicizia nata durante la pandemia con lo scrittore Rosario Esposito La Rossa, tra i fondatori della Scugnizzeria.

“Sognare il sogno impossibile… ne vale davvero la pena”, incontro promosso dal Comune di Calci e dall’Unità Pastorale della Valgraziosa, sarà un dialogo fra giovani. Vi parteciperà anche il Consiglio Comunale dei Ragazzi, per raccontare le iniziative portate avanti e quelle in programma dopo un anno di attività istituzionale. Dopo i saluti del sindaco Massimiliano Ghimenti il dibattito sarà moderato da Ginevra Mencarelli, una delle quattro ragazze calcesane che hanno partecipato ai campi del volontariato organizzati da Libera grazie al sostegno e al contributo economico dell’amministrazione comunale.

L’esperienza della Scugnizzeria – commenta Valentina Ricotta vicesindaca con delega alle politiche giovanili – ci insegna che anche in territori difficili come Scampia i giovani, grazie alla creatività e all’impegno, possono essere protagonisti del loro futuro. E che “Sognare il sogno impossibile” ne vale davvero la pena, ovunque. La serata sarà un bel confronto fra giovani, su esperienze fatte e tante cose ancora da fare, invito tutti a partecipare”.

La legalità è un tema davvero importante. In questi anni di Amministrazione abbiamo creato iniziative nuove – ricorda il sindaco Massimiliano Ghimentiper rendere i giovani protagonisti delle scelte che li riguardano. Il nostro è stato un lavoro con i giovani, cioè insieme a loro e non “per” i giovani, calato dall’alto. Il protagonismo del CCR ci rende orgogliosi di aver creato tale istituzione giovanile che a Calci non c’era prima. Ringrazio gli insegnanti e tutti i ragazzi coinvolti”.