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Comunità Energetiche Rinnovabili del Lungomonte: una necessità dare strumenti attuativi e risorse a questo strumento utile per la transizione ecologica

Buona la prima del primo incontro operativo della CER del Lungomonte Pisano. Ha preso il via da Vecchiano il ciclo di incontri sulle Comunità energetiche rinnovabili, un accordo tra i Comuni di Vecchiano San Giuliano Terme, Calci e un gruppo di cittadini rappresentati dalla associazione DES Altro Tirreno per iniziare una fase di animazione territoriale con lo scopo di reperire informazioni utili su questa opportunità. Una sala consiliare gremita lo scorso 26 novembre ha accolto questa iniziativa. Erano presenti l’Assessora Anna Lupetti per il Comune di Calci, l’Assessore Francesco Corucci per il Comune di San Giuliano Terme e a fare gli onori di casa era presente l’Assessora Mina Canarini.
“Dunque già una partenza piena di energia, quella che si sprigiona mettendosi insieme, collaborando e condividendo tempo, pensieri e idee progettuali, un metodo sperimentato con successo in più occasioni dai comuni del Lungomonte, come ad esempio PIT e Montepisano artfestival: sono questi ultimi 2 esempi di cooperazione e collaborazione, diversissimi tra loro ma che proprio per questo disegnano un’ampiezza che i comuni del lungomonte stanno esplorando e abitando” affermano dalle Amministrazioni Comunali.
“Una premessa metodologica in perfetta sintonia col tema delle comunità energetiche rinnovabili, al cui centro sta il concetto della condivisione dell’energia per trarne vantaggi come collettività.
Inoltre, parlare di CER non vuol dire solo esaminare chi/come posizionare unità energetiche che rispondano alle difficoltà di costo e di approvvigionamento energetico: le CER possono essere uno strumento che consente di lavorare sulla governance dei beni comuni urbani, sul raggiungimento di obiettivi di giustizia sociale, di inclusione ed equità, contrastando la povertà energetica.
Risulta evidente come le CER siano un’opportunità con molti vantaggi su piani diversi, ma molto importanti, quali sostenibilità ambientale e risparmio energetico; l’aspetto di equità e di contrasto alla povertà energetica è da sottolineare, come quello della ricaduta in termini di creazione di posti di lavoro.
Ecco perché la giornata si è conclusa con la unanime richiesta di sostegno economico per finanziare le CER, e la richiesta al Governo riguardo all’uscita dei decreti attuativi che si stanno aspettando da mesi”, fanno sapere dai tre Comuni.

Tre i relatori che si sono dati il cambio per inquadrare il tema delle CER e per rispondere alle domande dei cittadini e cittadine intervenuti. Importante è stata la presenza del Prof Marco Raugi, titolare della prima cattedra al mondo sulle Comunità Energetiche Rinnovabili, istituita col riconoscimento dell’UNESCO, una eccellenza pisana che ha aiutato i presenti a capire come le CER siano un’opportunità non solo per risparmiare energia e ridurre i costi, ma per andare a costruire concretamente la tanto invocata transizione ecologica, che altro non è che una trasformazione ecologica che ha bisogno, prima di tutto, di trasformare le nostre abitudini al consumo, di costruire consapevolezza e propensione alla collaborazione e alla condivisione.
Importante il contributo del Dott. Bianco e Dott Malvezzi, rispettivamente di ARRR e CET, che si sono addentrati in ambiti più tecnici e normativi.
Molte le problematiche emerse dalle domande della sala, come il tema del consumo di suolo agricolo per il fotovoltaico, il ruolo delle sovraintendenze e le parti di territorio e di edifici vincolati, le semplificazioni e l’armonizzazione delle CER con gli strumenti urbanistici territoriali, la necessità di formazione specifica per i professionisti.
L’incontro è servito anche per raccogliere i contatti dei presenti, una manifestazione di interesse per restare informati e procedere nelle fasi successive, di cui daremo ampia comunicazione.