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Festival Nessiah: al via la 26^ edizione

La Comunità ebraica di Pisa celebra la 26° edizione del festival Nessiah con sette appuntamenti tutti dal vivo e un tema carico di suggestione: “Arte ebraica tra precetti e creatività”.

Al centro del viaggio nell’immaginario culturale ebraico – che si snoderà da domenica 27 novembre a domenica 11 dicembre attraverso musica, teatro, conferenze e proiezioni (ingresso libero fino ad esaurimento posti) – c’è infatti una riflessione che andrà a fondo cercando di capire proprio l’idea di arte all’interno della tradizione ebraica religiosa e non: “L’iconoclastia ebraica, in virtù del divieto biblico esplicitato nel secondo comandamento – spiega il M° Andrea Gottfried, direttore artistico e fondatore della rassegna – ha infatti generato tutta una serie di divieti che in qualche misura hanno però stimolato la creatività”.

Esattamente come titolo scelto che ha fornito l’occasione per commissionare nuove opere a giovani artisti: “L’Opera da Camera, ‘Il guanto nero’, ispirato alla vita di Marc Chagall, composta da Delilah Gutman e prodotta dalla Compagnia FuoriOpera proprio per il festival (4 dicembre) e uno spettacolo teatrale, ‘Anime’, ispirato al libro dello scrittore israeliano Roy Chen scritto per il festival dala giovane scrittrice e sceneggiatrice Annick Emdin (10 dicembre). In questo momento di sfide e difficoltà, in Italia in generale e nel settore della cultura in particolare – aggiunge il M° Gottfried – vogliamo cogliere una piccola opportunità per rilanciare la cultura attraverso creatività e nuove produzioni”.

Il Festival – che è stato presentato il 24 novembre nell’auditorium di Palazzo Blu – è organizzato dalla Comunità Ebraica di Pisa con il sostegno di Fondazione Pisa, Comune di Pisa, Rete Toscana Ebraica e Regione Toscana, il patrocinio del Meis-Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara e la collaborazione del Cise-Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici dell’ateneo.

Alla presentazione erano presenti Stefano Del Corso, presidente Fondazione Pisa, Cosimo Bracci Torsi, presidente Palazzo Blu, Pierpaolo Magnani, assessore alla cultura Comune di Pisa, Maurizio Gabbrielli, presidente Comunità ebraica di Pisa, M° Andrea Gottfried, direttore artistico della rassegna.

Tra gli spazi, tutti nel cuore della città ci sono la Sinagoga di via Palestro, lo Spazio Arsenale in via San Martino, l’Auditorium di Palazzo Blu, il Teatro Sant’Andrea e la Gipsoteca di Arte Antica dell’Università di Pisa.

Ad aprire il programma, domenica 27 novembre alle 11.30 in Sinagoga, la conferenza sull’Arte Ebraica con Amedeo Spagnoletto, direttore del Meis di Ferrara, nonché Sofer, scriba e restauratore di manoscritti ebraici, e Carlotta Ferrara degli Uberti, docente di Storia Moderna all’Università di Pisa. La conferenza esplorerà il tema del festival, ovvero l’idea di arte all’interno della tradizione ebraica religiosa e non. Nella prima parte dal titolo Ketav Ashurì o La scrittura magnifica. Arte e calligrafia ebraica Amedeo Spagnoletto illustrerà una professione quella del Sofer (scriba) che ha stretti legami con l’arte ma anche come ovvio, con la legge ebraica, mentre nella seconda vi sarà l’intervento di Carlotta Ferrara degli Uberti dal titolo Patriottismo e avanguardia artistica. Ebrei fra i macchiaioli cheracconterà la storia di pittori macchiaioli ebrei durante il Risorgimento in Italia.

Alle 18, sempre domenica 27 e sempre in Sinagoga, appuntamento con il concerto dedicato ai canti sinagogali della tradizione italiana con la voce di Ville Lignell (considerato uno dei Hazanim, ovvero cantori, più apprezzati a livello europeo) e il pianoforte di Andrea Gottfried. Il concerto proporrà al pubblico un ricco e in parte inedito repertorio cantoriale in lingua ebraica prodotto nel periodo tra il fine dell’800 e l’inizio del 900, epoca del grande risveglio culturale del popolo ebraico.

Il programma poi proseguirà, tappa dopo tappa, fino all’11 dicembre quando a fare da gran finale ci sarà il concerto orchestrale diretto dal M° Andrea Gottfried intitolato “Nuanche Ebraiche”, omaggio alla musica classica del Novecento ispirata al folclore ebraico.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Tutto il programma su festivalnessiah.it