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Il Comune di Bientina chiede di tenere viva l’attenzione sull’Iran

A seguito dell’assassinio di Masha Amini, ragazza ventiduenne picchiata a morte a causa di una ciocca di capelli che si intravedeva dal velo, in Iran sono scaturite numerose manifestazioni di protesta contro le forti limitazioni dei diritti umani.

Nell’ottica delle numerose iniziative di solidarietà a livello internazionale, il Comune di Bientina ha organizzato il flash mob Donna, Vita Libertà” che si è svolto lo scorso 9 Ottobre in Piazza Vittorio Emanuele II e al quale hanno partecipato in tante e tanti per ribadire la propria vicinanza alle donne iraniane e alle persone che continuano a manifestare per la libertà.

Oggi, nonostante la liberazione della nostra connazionale Alessia Piperno dopo un mese e mezzo di detenzione in Iran, è fondamentale continuare a tenere alta l’attenzione: le manifestazioni che si protraggono da Settembre continuano ad essere represse violentemente e i/le manifestanti continuano a morire o ad essere arrestati/e (sono stati denunciati fino a 15.000 arresti).

Pubblichiamo di seguito la lettera inviata dall’amministrazione comunale all’ambasciatore iraniano dopo il flash mob del 9 Ottobre.

Ambasciatore Hamid Bayat,

Domenica 9 Ottobre scorso la comunità di Bientina, donne, uomini, ragazze e bambine, è scesa in piazza a fianco del popolo iraniano dopo il brutale assassinio della giovane Mahsa Amini e di decine di manifestanti che chiedevano giustizia per Mahsa e maggiori diritti.

Vogliamo esprimere forte condanna nei confronti del Governo che Lei rappresenta, per la violenza con cui reprime le legittime aspirazioni di libertà delle giovani generazioni. Soprattutto delle donne iraniane, assoggettate a leggi e restrizioni che hanno a che fare  con la religione solo fino ad un certo punto. Il velo non è più un simbolo religioso, ma il baluardo del regime, emblema delloppressione: se quellobbligo cadesse, il regime apparirebbe meno forte. Nessun dio può imporre di maltrattare e sottomettere le donne, in nome di nessun dio si può uccidere una donna per una ciocca di capelli fuori posto, in nome di nessun dio si possono spezzare le vite di uomini e donne che lottano per avere maggiori diritti. 

Per questo motivo le chiediamo di riportare al Suo Governo la richiesta di pacificazione e ascolto della giusta domanda di libertà e parità, per cui si stanno battendo le migliori donne e uomini iraniani. In particolare, le chiediamo il suo personale impegno affinché la nostra connazionale Alessia Piperno, arrestata a Teheran e detenuta ingiustificatamente, venga al più presto rilasciata.

———————–Foto di Associazione Fotografica La TorreIn foto: Agnese Dell’Antico (Consigliera con delega alla Memoria, Legalità, Tavola della Pace) e Elena Tangredi (Presidente del Consiglio Comunale e Consigliera con delega alle Pari Opportunità e alle Politiche per l’Infanzia) al flash mob del 9 Ottobre.