Physical Address

304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124

Cascina, Rollo: “Retiambiente, una scelta fallimentare per la gestione dei rifiuti”

Il gruppo “Valori e Impegno Civico Dario Rollo”, all’indomani dell’approvazione della delibera consiliare sul piano di razionalizzazione delle partecipate societarie del comune di Cascina, denuncia nuovamente la scelta scellerata e fallimentare da parte del PD nell’affidarsi a Retiambiente per la gestione dei rifiuti. Il capogruppo Dario Rollo è intervenuto in consiglio comunale evidenziando le criticità di un sistema ideato male dalla regione Toscana (che ha creato tre mega ambiti: Toscana Sud, Centro e Costa), gestito ancora peggio da alcune amministrazioni locali che hanno “peso” nella scelte societarie e da management alquanto discutibili. “Per alcuni amministratori locali, le mie analisi sulle singole società sono sembrate addirittura eccessive” continua Rollo. “Forse dimenticano che le cattive gestioni delle società di servizi impattano sul decoro del territorio e sulle tasche dei cittadini attraverso gli aumenti TARI”. Retiambiente infatti è la società affidataria del servizio e si avvale, per i servizi di igiene urbana sul nostro territorio, della Geofor Spa. Il bilancio di Retiambiente è rappresentato dai bilanci delle singole società operative locali (SOL) che rappresentano l’intero gruppo (ASCIT Spa; BASE srl; ERSU Spa; ESA Spa; GEOFOR Spa; REA Spa; SEA Ambiente Spa; AAMPS Spa). La maggior parte delle società ha chiuso il 2021 o gli anni precedenti con delle ingenti perdite di bilancio. La totalità invece ha peggiorato gli indici nonostante l’aumento delle entrate derivanti principalmente dalla tassa dei rifiuti che i cittadini e imprese pagano ogni anno. Cioè, a fronte di significativi aumenti TARI e relative entrate di bilancio per le società, i risultati sono peggiorati. Geofor, per rimanere sul nostro territorio, dopo una perdita di oltre 2,6 milioni di euro nel 2020, ha chiuso il 2021 in positivo di appena 61 mila euro a fronte di entrate per oltre 85 milioni (erano “solo” 71 M nel 2020). Si nota però che Geofor ha ottenuto anche un “abbuono” sul canone di locazione di 200 mila euro da parte di Geofor Patrimonio srl, società quest’ultima interamente pubblica e proprietaria degli immobili e piattaforme utilizzate da Geofor Spa per la propria attività aziendale. Quale sarebbe stato il risultato a fine anno se Geofor avesse pagato interamente il canone dovuto? Una ulteriore perdita! Il problema rimane ugualmente perché non si risolve “spostando” le partite contabilmente da una società ad un’altra anche perché si tratta di società interamente pubbliche e i disavanzi sono sempre ripianati dalla comunità, cioè dai cittadini. Ho sempre sostenuto – continua Rollo – che l’assegnazione della gestione del servizio rifiuti all’unica società di Retiambiente SpA in tutto l’ambito della Toscana Costa avrebbe portato ad un peggioramento del servizio ed una estrema difficoltà nel controllo di gestione. Tant’è che nel 2019, in considerazione che Retiambiente era ancora una società inattiva, fatturato zero, numero amministratori superiore ai dipendenti, assenza del controllo analogo, e, per alcuni comuni, si trattava di partecipazione pulviscolare, ho proposto ad alcuni comuni di uscire dalla società per avviare una gara di appalto per l’affidamento del servizio in proprio. E’ stata proprio Pisa, guidata dalla Lega, e principale azionista della società Retiambiente, a non aderire alla proposta. Inoltre il consiglio del capoluogo è stato uno dei primi comuni ad approvare, a grande maggioranza, le modifiche statutarie ed affidare il servizio a Retiambiente per i prossimi 15 anni. Un contratto di servizio che, a regime, varrà circa 4,5 miliardi di euro. E nel frattempo, a livello regionale, lavorano per costituire una società multi-utility che renderà i comuni semplici vassalli e i cittadini semplici laboratores – conclude l’esponente civico.