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CNA Pisa Impianti: “Superbonus, trasformare i crediti fiscali in prestiti? Non è la soluzione”

“Non è una soluzione efficace l’ipotesi di trasformare i crediti fiscali in finanziamenti assistiti con garanzia pubblica per svuotare i cassetti fiscali delle migliaia di imprese che hanno riconosciuto lo sconto in fattura per i bonus all’edilizi”>. 

A parlare è Marco Ammannati, presidente impiantisti CNA Pisa, alla luce della recente indagine di CNA nazionale che attesta che poco meno di 50mila imprese italiane non riescono a smobilizzare i crediti accumulati.

“Non solo. Di queste ben il 75% hanno una giacenza superiore a 5 mesi con inevitabili tensioni sulla liquidità e messa a rischio della loro sopravvivenza. Da sottolineare che si tratta di micro e piccole imprese” incalza Ammannati intervenendo nuovamente sulla normativa che regola gli ecobonus e, più in generale, tutto il sistema degli incentivi per la riqualificazione degli immobili. 

“Il blocco della cessione dei crediti evidenzia i rischi per le piccole imprese prodotti dallo sconto in fattura. Un meccanismo che è diventato imprescindibile per restare sul mercato dei lavori incentivati, obbligando le nostre imprese ad anticipare per conto dello Stato risorse a beneficio dei clienti che poi dovrebbero recuperare in 5-10 anni, magari senza avere la necessaria capienza fiscale” prosegue il presidente impiantisti CNA Pisa.

Un quadro generale che sta paralizzando non solo il settore degli edili e dei costruttori, ma anche tutte le imprese e i mestieri che lavorano per contenere le emissioni inquinanti degli impianti termici proponendo soluzioni meno impattanti per l’ambiente.
Tutti settori, questi, trainanti per la crescita del paese e per gli obiettivi della transizione energetica.

“Come associazione di categoria chiediamo, anche a livello provinciale, che il grave problema dei crediti fiscali – che mette a rischio la vita di molte imprese – necessita urgentemente di un intervento straordinario da parte dello Stato. Servirebbe una sorta di bilanciamento automatico a costo zero tra utilizzo del credito fiscale e oneri del prestito bancario”.