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Pisa, arrestato per spaccio tunisino 37enne clandestino sul territorio nazionale

La Polizia di Stato di Pisa ha tratto in arresto, per i reati di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, un tunisino 37enne, clandestino sul territorio nazionale. Nel pomeriggio di ieri, sabato 3 dicembre, i poliziotti della Squadra Volanti della Questura, avendo avuto notizia che in zona Cisanello, e specificatamente in via Dino Dini, vi fosse una fiorente attività di spaccio da parte di un soggetto maghrebino, hanno effettuato una serie di passaggi in zona, simulando di pattugliare il territorio ma in realtà attenzionando anche eventuali movimenti sospetti. Dopo alcuni passaggi gli operatori, allenati a percepire anche movimenti ed atteggiamenti apparentemente ordinari ed insignificanti, hanno notato da lontano un uomo che era stato avvicinato da un giovane. Hanno bloccato il maghrebino e, a seguito di perquisizione personale, lo hanno trovato in possesso di 1 dose di hashish per oltre un grammo e di ben 1.270 euro in banconote di piccolo taglio. Non avendo una occupazione lecita e non sapendo giustificare il possesso di una somma così elevata, l’uomo è stato accompagnato in Questura per una perquisizione più approfondita e rispettosa dei suoi diritti. All’interno degli uffici della Squadra Volanti l’uomo ha inscenato una pantomima, perché all’invito di mostrare cosa celasse negli slip da parte dei poliziotti ha detto che i suoi principi gli impedivano di farsi vedere i glutei da altri uomini, mettendosi spalle al muro e rifiutandosi inizialmente di eseguire le richieste dei poliziotti, che da subito hanno sospettato che vi celasse qualcosa di interessante. Dopo una iniziale resistenza ha capito di non avere scampo e capitolato alle insistenze, estraendo dai glutei un sacchetto di cellophane contenente ben 16 dosi di stupefacente: 12 dosi già pronte per lo spaccio di eroina, per circa 6 grammi; 4 dosi di cocaina, per circa 2 grammi. Senza l’ intervento provvidenziale dei poliziotti, avrebbe ricavato dalla vendita delle dosi, sequestrate al pari del contante ritenuto provento di spaccio,  almeno altri 450 euro.

Al termine degli adempimenti procedurali l’uomo, con a carico condanne passate in giudicato per reati contro il patrimonio ed in tema di stupefacenti, su disposizione del Pubblico Ministero di turno è stato ristretto nelle camere di sicurezza della Questura, in attesa del processo per direttissima fissato per domani mattinata in Tribunale dove potrà difendersi dalle accuse mossegli.