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Cascina, Dario Rollo: “soldi pubblici à gogo, anche per aprire un centro estetico!”

Questa amministrazione di centro sinistra elargisce soldi pubblici per coprire le inefficienze ed inadempienze di un soggetto privato. Nell’ultimo consiglio comunale l’attuale amministrazione infatti ha presentato una modifica della convenzione con il gestore della piscina prevedendo un allungamento della concessione dell’impianto fino a dicembre 2033 e aumentando gli stanziamenti per un totale di 1.408.905 euro a fronte di 630.077 euro previsti precedentemente – afferma il capogruppo Dario Rollo della lista “Valori e Impegno Civico”. Con la convenzione del 2015, con la quale l’attuale gestore aveva ottenuto il prolungamento della gestione dal 2018 al 2030, avrebbe dovuto effettuare dei lavori sugli impianti per un totale di 350 mila euro. Lavori che non sono mai stati eseguiti per mancanza di conformità urbanistica della zona, cosa di cui si accorgeva, stranamente, solo dopo un anno dalla firma della convenzione. Successivamente presentava una lista di opere realizzate per oltre 760 mila euro, alcune delle quali realizzate nel 2010. In particolare un impianto fotovoltaico per oltre 230 mila euro sottoposto però a incentivazione “conto energia”. Strano che di questa opera nessuna menzione è stata fatta nella convenzione 2015 nonostante fosse già conosciuta. Oggi il gestore dichiara che tra il 2015 e 2016 ha eseguito altre opere. A dicembre 2022 infatti, all’improvviso, vengono presentate relazioni tecniche, datate addirittura successivamente alla variazione di bilancio di novembre scorso che prevedeva esattamente i contributi da erogare richiesti nelle relazioni stesse. Leggendo i documenti e piano finanziario si nota che tra i motivi che rendono impossibile la gestione, oltre ad una stima molto in eccesso per i costi ed in difetto per i ricavi, è stata la mancata realizzazione nel 2015 di un centro estetico per l’impossibilità urbanistica che impedisce l’ampliamento dei locali piscina. Un centro che avrebbe garantito ben 76.500 euro di utili all’anno a fronte di 117 mila euro di ricavi. Creare un centro estetico con i soldi pubblici? E poi una redditività così alta? Apriamo tutti un centro estetico – ironizza Rollo. La cosa che lascia ancora più stupiti è che tra le opere richiamate per giustificare un maggior contributo compaiono spese ordinarie come la sostituzione di filtri per il trattamento acque, l’acquisto di ombrelloni e sdraio, il campo da beach volley chiuso da anni per difformità urbanistiche. Inoltre nel piano finanziario non sono richiamati i contributi del GSE derivanti dal conto energia dell’impianto fotovoltaico, né i canoni di locazione delle zone ristoro, così come le ipotesi, dati e documenti non sono sottoposti ad alcuna verifica di congruità. Strano che queste operazioni avvengono solo quando al potere c’è la sinistra ma soprattutto è bello vedere “imprenditori marcatamente politicizzati” operare con i soldi pubblici, lasciando interamente i rischi sul soggetto pubblico e i guadagni al privato. Una gara pubblica per un nuovo affidamento sarebbe stata invece la cosa migliore – conclude Rollo.