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Ciclopedonale di Via Contessa Matilde

Care amiche e cari amici,
come forse avrete appreso dalla stampa in questi giorni, il Comune di
Pisa ha approvato il progetto definitivo per realizzare una pista
ciclopedonale in via Contessa Matilde, nella fascia di terreno situata
sul lato mura. Negli scorsi mesi abbiamo organizzato un flash mob sulla pista ciclabile già esistente sul lato opposto della strada, per segnalare la pericolosità di quel tratto e chiedere che venisse messa a norma tramite la costruzione di un cordolo. In assenza di questo, infatti, la pista viene regolarmente invasa dalle auto dei genitori che attendono i figli all’uscita di scuola.
Se quindi da una parte siamo contenti che il Comune abbia deciso di
destinare fondi alla ciclabilità su via Contessa Matilde, dall’altra non
siamo affatto soddisfatti del progetto presentato.
Il progetto prevede una pista ciclopedonale dove ciclisti e pedoni
dovranno condividere uno spazio esiguo (nel comunicato stampa del Comune si parla addirittura di 3m, mentre nel progetto figura la larghezza di 3,5m). Considerando che quel tratto di strada è utilizzato da numerosissimi turisti, l’intervento di fatto andrà a creare un pericoloso conflitto tra chi va a piedi e chi cerca di attraversarlo in bicicletta.
Tutto ciò, a parere nostro, per non ridurre lo spazio delle corsie
stradali destinate alle auto che continueranno a sfrecciare a grande
velocità davanti ai plessi scolastici. Il progetto, rimuovendo del tutto
la pista ciclabile esistente sul lato stadio, infatti ha l’effetto di
allargare lo spazio disponibile per la mobilità motorizzata, relegando
quella sostenibile in una fascia ristretta fuori dalla carreggiata.
Riteniamo che, così come è stato configurato, il progetto avrà l’effetto
opposto a quello prospettato dall’amministrazione: invece di “migliorare la fruizione della viabilità ciclabile” in un “asse di collegamento tra i più importanti, come la connessione est-ovest della città” costringerà i ciclisti a rallentare per adeguarsi alla velocità di marcia dei pedoni che si muovono nelle due direzioni.
La sezione prevista per la pista non permette di separare i flussi di
pedoni, bici e monopattini. Oltre ad essere problematica da un punto di vista sostanziale, questa scelta è anche incoerente col Piano Generale della Mobilità Ciclistica che raccomanda di “ripensa[re], in una logica di effettiva separazione, la coabitazione tra pedoni e biciclette in percorsi promiscui […] superando la filosofia, sin qui prevalente, dei percorsi ciclopedonali.” In quest’ottica auspichiamo che la sezione della pista venga aumentata almeno a 4m, requisito minimo per realizzare la separazione di flussi.
Abbiamo a lungo discusso se fosse utile o meno uscire subito sulla
stampa esprimendo la posizione di FIAB Pisa. Abbiamo ritenuto più
opportuno procedere cercando il dialogo istituzionale e abbiamo chiesto un appuntamento con l’assessore Dringoli, che ci permetta di visionare compiutamente il progetto, di comprendere le motivazioni di questa scelta che noi riteniamo sbagliata e, soprattutto, di intervenire per migliorare il progetto, in modo che risponda davvero alle esigenze dei ciclisti.