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Il Centro Universitario Sportivo risponde alle accuse mosse a mezzo stampa dall’allenatore del Hockey Pistoia sabato scorso, subito dopo la fine del derby di serie A1 Maschile

A specifica rettifica di quanto apparso a mezzo stampa il CUS Pisa precisa quanto segue:

DESCRIZIONE DEI FATTI. “L’azione scomposta che involontariamente ha fatto cadere l’allenatore della squadra ospite è avvenuta nel tentativo di calmare gli animi al momento del fischio finale della partita. L’episodio nel suo complesso, ha coinvolto alcune persone e solo per qualche attimo concitato, profili su cui verrà fatta comunque massima chiarezza, da parte della società”.

NO A CORI RAZZISTI. “Sulle accuse mosse inerenti epiteti razzisti si sottolinea che il fatto non sussiste e che il pubblico di Pisa è sempre stato estremamente corretto. La nostra società si è sempre distinta e ha sempre mostrato sensibilità a progetti legati all’inclusione. Questo tipo di atteggiamento non rispecchia l’etica della nostra società”.

NO ALLA VIOLENZA. “Come CUS Pisa deprechiamo questo tipo di episodi e qualsiasi possibile alterco non giustificabile neppure dall’agonismo o dalla tensione della prestazione sportiva. E’ già in corso una istruttoria interna al fine di accertare i fatti e la dinamica degli eventi, rapidamente tornati nell’alveo della correttezza e della sportività.

FINALE CON TERZO TEMPO. “Ciò che rileva e che rappresenta pienamente i valori sportivi e non solo del CUS Pisa è, infatti, quanto accaduto al termine della giornata. A riprova dei buoni rapporti tra le due società i giocatori di Pisa e Pistoia, come di consuetudine, si sono ritrovati a bordo campo, ed hanno effettuato assieme il terzo tempo dimostrando massima collaborazione, correttezza, sportività e fratellanza”.