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Nella giornata del 25 aprile una piazza dedicata a Franco Serantini, contro il fascismo di ieri e di oggi

Come promesso, i partecipanti alla bella festa del 25 aprile svoltasi in piazza San Silvestro hanno cambiato la toponomastica, affiggendo sopra la targa del santo quella di Piazza Franco Serantini, anarchico ventenne colpito a morte dalla polizia mentre si opponeva a un comizio fascista”.

Un atto più che simbolico, che incarna la volontà di migliaia di antifascisti pisani, che dal 1972, anno dall’assassinio di Franco, chiedono che la piazza gli venga dedicata, inascoltati dall’allora PCI che governava la città, dal PD e ora dalla Giunta Conti.

Dedicare quella piazza ad un giovane ventenne morto senza cure nel carcere di Don Bosco dopo due giorni di agonia crediamo sia un atto dovuto per una città insignita della medaglia d’argento alla Resistenza per la partecipazione attiva alla lotta contro il fascismo, dove la battaglia al regime non fu mai sopita, sino al maggio 1944, quando quell’opposizione si materializzò attraverso la formazione della brigata partigiana “Nevilio Casarosa”, che agì facendo base sui Monti Pisani, in coordinamento con i Gruppi di azione patriottica (Gap) nella zona a nord di Pisa.

La nostra lotta per dedicare formalmente quella piazza a Serantini non si e’ mai fermata in questi 51 anni che ci separano dal suo assassino, e non si conclude certo con l’atto del 25 aprile.

Insieme a noi tante realtà politiche, sociali e culturali della città si batteranno perché il ricordo della lotta partigiana si riconnetta con una battaglia che continua, contro la perenne minaccia fascista che ha attraversato, arrivando sino ad oggi, la storia del nostro paese.

Un fenomeno che non si ferma all’Italia, ma che attraversa tutta Europa, dove cresce il numero di movimenti e organizzazioni neo naziste, che trovano in Ucraina un punto di aggregazione estremamente pericoloso, con interi battaglioni inquadrati nell’esercito di quel paese a combattere un conflitto che rischia di sfociare in una terza guerra mondiale.

In questo drammatico contesto interno e internazionale, la parola d’ordine “Ora e sempre Resistenza” acquista oggi un valore di estrema attualità.

Potere al Popolo! Pisa per Unione Popolare