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I Penzieri Der Cassisa: “Altro giro altra corsa, altro regalo”

Altro giro, altra corsa, altro giro, altro regalo … gridava il giostraio dalle casse che sparavano la sua voce a manetta sulla pista dell’autoscontro quando da bimbetti passavamo i pomeriggi al Luna Park, tra giri sul calcio in culo, salti sul Tagadà, scontri sulle macchinine coi paraurti di gomma e corse sulle montagne russe.

Il campionato concluso ieri sera non può che essere paragonato a un giro sulle montagne russe, che parte dal basso, sale sale sale e poi giù a fittone a farti ingoiare lo stomaco.

In effetti l’inizio del Pisa sc 22/23, targato Maran non è stato certo positivo, anzi. Reduci da una stagione in cui il profumo della serie A era stato così forte da sentirne quasi il sapore, aveva creato comunque delle aspettative sulla stagione appena terminata e la società stessa non nascondeva i playoff come l’obiettivo minimo, per riprovarci e magari gustarcelo quel sapore di cui avevamo sentito solo il profumo.

Due soli punti in sei giornate e ultimo tristissimo posto ci riportavano a una realtà cui non eravamo abituati in questa virtuosa gestione e Corrado non poteva far altro che riportare sulla panchina del Pisa, a furor di popolo, Luca D’Angelo che tra un tentennamento e l’altro ritornava.
Devo ammettere che il mio di furori in mezzo a quelli del popolo non c’era eh ? Mai piaciuti i ritorni, specialmente di chi aveva fatto molto bene e che avrebbe avuto molto da perdere, ma l’Omone (così affettuosamente chiamato dai suoi più fedeli e quasi ciechi sostenitori) non perdeva tempo e ricominciava immediatamente da dove aveva interrotto, sedendosi al comando del trenino sulle montagne russe e iniziando la salita vincendo subito a Perugia e continuando la scalata ininterrotta per tredici giornate inanellando una incredibile serie di risultati utili consecutivi e incassando un bottino di ben 27 punti. Poi il trenino, parecchio in alto, si concedeva una piccola pausa natalizia, frenando la salita e inaugurando il nuovo anno con due sconfitte e due punticini in 4 giornate. D’obbligo il consueto omaggio al Cittadella, i pareggi di Como e Genoa, poi una sconfitta casalinga coi tirolesi e, smaltiti i bagordi natalizi, il trenino tornava a salire. In sette turni batteva Reggina, Perugia, Parma e Benevento, concedendo un punticino a Venezia e Palermo e la posta piena al Modena. Un ulteriore bottino di 11 punti  a garantire l’accesso ai playoff e rendersi conto che sulle montagne russe più si sale e più è ripida la discesa e così sempre col boccone in bocca di Pisa Benevento il trenino nerazzurro si apprestava ad affrontare la discesa.
Sorpresi dallo strapiombo, col cuore in gola, gli occhi sgranati e il culo strinto, i ragazzi di D’Angelo fittonavano a rotta di collo conquistando 2 soli punti in 8 giornate, con 6 sconfitte e due pareggi, bada bene, molto peggio di Maran, fino al capolinea di ieri sera con l’indecorosa sconfitta casalinga contro la già retrocessa ma dignitosissima Spal.
Fine della corsa, altro giro, altro regalo, con un messaggio chiaro : CHI NON LOTTA VIA DA QUESTA CITTÀ.

Il risultato di questo folle giro sulle montagne russe é un undicesimo posto, fondamentale mantenimento della categoria e vero obiettivo minimo stagionale, senza possibilità di partecipare agli spareggi per la serie A.
Serie A … ci riproveremo. Quest’anno non abbiamo sentito nemmeno il profumo.

Non perdo tempo a giudicare il rendimento dei singoli giocatori che, nessuno escluso, difficilmente potremo annoverare tra quelli indimenticabili, sempre amati, che hanno fatto sognare i tifosi del Pisa. Il saluto alla squadra, accompagnato dai fischi e l’invito a lasciare la città per chi non ha voglia di lottare, dice tutto.

Anzi no ! Uno c’è ! C’è un giocatore che ha incarnato alla perfezione lo spirito nerazzurro, caratterizzando il suo attaccamento alla maglia non solo col sudore ma anche con reti indimenticabili di pregevole fattura.
Il suo nome è Gaetano Masucci ! Un esempio per tutti, l’unico.
Grazie Tano, cuore nerazzurro.

Altro giro, altra corsa, appuntamento al prossimo anno.
Noi, i soliti di sempre, di tutte le categorie, con la pioggia o sotto il sole, indipendentemente da giocatori o allenatori, saremo sempre lì su quei gradoni, perché …

… IL PISA SIAMO NOI, SOLO NOI.

Antonio Cassisa