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L’Aoup confermata capofila regionale nella formazione in simulazione

L’Azienda ospedaliero-universitaria pisana si attesta realtà sanitaria ad elevata specializzazione anche nella formazione in simulazione, uno dei settori nevralgici in tema di standard di sicurezza e qualità delle cure. La Regione Toscana l’ha infatti confermata come polo di riferimento regionale in questo campo, ruolo già assegnato all’Aoup nel 2021 in virtù della lunga esperienza maturata nel settore, con quattro realtà strutturate di questo tipo: il Centro di simulazione neonatale e di assistenza al parto “Nina”, il Centro universitario EndoCas, il Centro multidisciplinare di Chirurgia robotica e il Centro di simulazione medica. Dunque un polo di rilievo ideale e di riferimento per le attività di simulazione dell’intera Regione Toscana. 

Il coordinamento è affidato alla dottoressa Marzia Raffaelli (foto), responsabile della Formazione del personale dell’Aoup (Unità operativa Politiche e gestione delle risorse umane, diretta dalla dottoressa Gabriella Pellegrini). Negli anni la mole di corsi è cresciuta in maniera esponenziale: dai 44 corsi con 577 partecipanti (290 interni, 287 esterni) del 2013, nel 2022 si è passati a 189 corsi con 2332 partecipanti (1501 interni, 831 esterni). 

La pratica della formazione in simulazione (su manichini, pazienti ‘simulati’ e ambienti virtuali) per istruire il personale in situazioni particolarmente realistiche, insegnare procedure di diagnosi e terapia, ripetere processi o assumere decisioni, è fondamentale in quanto ricrea le condizioni operative in cui svolgere le attività sanitarie, valutarne l’appropriatezza e l’efficacia, individuare eventuali criticità organizzative, correggerle e migliorare la comunicazione nel team di lavoro. Nel 2021 il Ministero della salute ha istituito un Tavolo di lavoro tecnico dedicato proprio alla promozione della simulazione in ambito sanitario (Decreto ministeriale 7 aprile 2022)e la Regione Toscana, che aveva già investito da tempo nel settore, ha deliberato dopo poco la creazione della “Rete regionale per la formazione in simulazione”, costituita dai tredici Centri presenti nelle varie Aziende sanitarie toscane, affidandone il coordinamento all’Aoup. L’obiettivo: garantire il supporto allo svolgimento di funzioni di utilità comune per tutti i centri della rete, sviluppare l’immagine e l’azione verso l’esterno, acquisire finanziamenti per potenziare il settore, sostenere la formazione dei facilitatori, programmare eventi formativi comuni, costruire un catalogo comune delle attività formative, rendere visibile l’attività realizzata in tutti i centri di simulazione in modo da costituire una rete capace di sfruttare al massimo le potenzialità di ogni singola struttura, sia in termini di capacità formativa sia di ricerca scientifica, anche grazie a una sempre maggiore integrazione con le università. Ieri la delibera della riorganizzazione, sotto il coordinamento della Direzione sanità welfare e coesione sociale della Regione, ha ribadito la volontà di proseguire su questa strada, approvando anche il piano formativo regionale 2023-2024 per i dipartimenti di prevenzione delle Asl toscane e individuando tariffe e modalità di accreditamento dei fornitori e organizzatori, pubblici e privati, di eventi di educazione continua in medicina (edm).