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Margherita Del Rosso (La Città delle Persone): “Non votare significa rinunciare a determinare e non contribuire al futuro della città”

Il 14 ed il 15 maggio si sono recati alle urne 40.896 votanti su un totale di 72.474, l’equivalente del 56.43%.

Passando dai numeri alle parole, significa che quasi la metà della popolazione pisana oggi si sente lontana dalla politica negli ultimi anni, tanto da decidere di non scegliere il futuro primo cittadino di Pisa, colui che ci rappresenterà, dal primo all’ultimo.

Molti di quelli che decidono di non impiegare quei 5 minuti per esprimere la propria idea sono fermamente convinti di essere irrilevanti, che la loro decisione non influenzi l’andamento della città per i prossimi 5 anni, la loro vita quotidiana dal momento di trovare un trasporto pubblico efficiente per andare a scuola o a lavoro fino alla sera uscendo per gettare la spazzatura trovando un buon sistema di raccolta dei rifiuti.

Rinunciare a determinare tutto questo significa rinunciare a contribuire. Contribuire è fondamentale. Io sono una giovane cittadina di Pisa e vivo per contribuire a creare un mondo che un giorno potrà ospitare i miei figli, i miei nipoti, ma che oggi ospita mio fratello, mia madre, mio padre, i miei amici. È a loro che lo devi, se fai parte di quel 44% di chi non ha votato. È a chi ami che devi quei 5 minuti, chi ami oggi e domani e chi amerai quando sarà ospite in questo mondo.

Io, da cittadina, non voglio votare per chi vede in me, elettrice, solo un passo in più verso la vittoria.

Voglio votare una persona persona disponibile all’ascolto dei cittadini, che sarà presente nei quartieri, aperta al dialogo con gli studenti che compongono una grande fetta della popolazione pisana, una persona che non si chiuda tra le mura di palazzo Gambacorti, ma che stia con me, fra le persone come lui, una persona con a cuore i diritti civili, una persona che sarà un buon sindaco.

Non siamo solo un voto, non siamo un numero in più che porta alla vittoria, siamo persone che possono votare qualcuno che ci guardi come tali, chi ci rivolga uno sguardo gentile, che abbia uno stile diverso dai toni alterati e gridati a cui siamo ormai abituati.

A chi non ha votato al primo turno dico: il 28 ed il 29 maggio, al ballottaggio, hai un’altra possibilità. Stavolta la scelta sarà fra i due candidati a sindaco: Paolo Martinelli, candidato del centro sinistra che porta un progetto civico e progressista, dall’altro lato Michele Conti candidato del centro destra. Vota chi ti rappresenta di più, ma vta, contribuisci.

Io voterò Paolo Martinelli, perché incarna pienamente quell’idea di politica aperta, gentile, vicina alle persone, concreta in cui credo e spero.