Physical Address

304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124

Giornata dell’ascolto: la prevenzione prima di tutto

In occasione della Giornata dell’ascolto, giovedì 8 giugno, sarà attivato l’indirizzo di posta elettronica audiologia@prontosiaf.it, che rimarrà in funzione per un anno intero. Potrà utilizzarlo chiunque abbia dubbi e domande su questioni legate all’udito: a ogni quesito risponderanno gratuitamente gli specialisti della Siaf (Società italiana audiologia e foniatria).
L’iniziativa – presentata a Roma con una conferenza stampa cui è intervenuto il ministro della Salute, professor Orazio Schillaci – cerca anche di sensibilizzare i cittadini a conoscere meglio le malattie dell’udito, che possono essere adeguatamente trattate purché identificate precocemente.
Come evidenzia il professor Stefano Berrettini (nella foto allegata) – presidente della Siaf e direttore dell’unità operativa Otorinolaringoiatria, audiologia e foniatria dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana – “sono 7 milioni gli italiani con problemi di udito. L’incidenza dell’ipoacusia, ovvero il ‘sentire meno’ aumenta con l’avanzare dell’età: sopra i 65 anni colpisce 1 persona su 3, dopo i 75 anni interessa 1 su 2. Tra gli over80, invece, presenta ipoacusia l’80% (4 anziani su 5). Ma si stima che i casi siano molti di più, perché in troppi non arrivano a una diagnosi. Di questi, una piccola parte presenta forme di sordità gravi-profonde difficilmente trattabili con metodi tradizionali. Ecco perché abbiamo deciso di dedicare una Giornata all’Ascolto, l’8 giugno, per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della prevenzione”.
La diagnosi precoce dell’ipoacusia e delle malattie ad essa correlate “è fondamentale – continua Berrettini – per prevenire le conseguenze di una ipoacusia non trattata, ovvero le problematiche nello sviluppo del linguaggio, degli apprendimenti e dello sviluppo globale nel bambino e le conseguenze in ambito comunicativo, sociale, lavorativo e sulla sfera cognitiva, nel paziente adulto”. Berrettini elenca alcune tra le malattie dell’orecchio che determinano nella maggior parte dei casi ipoacusia: “patologie infettive, come le otiti catarrali, a cui seguono malattie degenerative, l’esposizione al rumore dell’ambiente di lavoro, la socioacusia, ovvero l’indebolimento dell’apparato uditivo per effetto dei rumori ambientali presenti nei paesi industrializzati, l’invecchiamento precoce dell’udito e malattie genetiche”.
“Fortunatamente – conclude Berrettini – molte patologie dell’orecchio si possono tenere sotto controllo con trattamenti medici, come nel caso delle malattie infiammatorie e catarrali, e con la chirurgia. In alternativa, esistono trattamenti protesici tradizionali o impiantabili, come l’impianto cocleare, meglio noto come protesi dell’orecchio bionico. Grazie a queste tecniche la maggior parte dei pazienti con ipoacusia anche grave e profonda può risolvere la propria problematica e migliorare in maniera significativa la qualità di vita’’.