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SIULP-PISA, comunicato stampa: il punto sulla sicurezza dei cittadini pisani

Anche il SIULP-PISA di gran lunga il primo sindacato della Polizia di Stato anche nella città della Torre attraverso il suo Segretario Provinciale ViTO GIANGRECO dice la sua sulla sicurezza prendendo spunto dagli eventi accaduti nei giorni scorsi a Piazza delle Vettovaglie, sottolineando in primis tutta la propria contrarietà ad iniziative fai da te che nulla hanno a che fare con quanto previsto dalla legge, ringraziando poi tutti coloro che riconoscono lo sforzo quotidiano fatto dalle forze dell’ordine e della Polizia di Stato per garantire l’ordine e la sicurezza pubblica dei cittadini.

Sforzi che devono essere proiettati anche in futuro per assicurare, possibilmente con metodi preventivi, la sicurezza dei cittadini pisani, magari con l’ausilio di altri reparti o con congrui rinforzi vista la carenza cronica di personale e i tanti servizi da fronteggiare.

In quest’ottica continua ViTO GIANGRECO rivolgendosi al Sindaco chiede di istituire un Osservatorio Permanente sulla Sicurezza, non alternativo al Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica disciplinato dalla legge, ma quale strumento il cui unico intento sia quello di rispondere ai bisogni dei cittadini, a migliorare la loro sicurezza e quella del territorio, con lo scopo di monitorare ed analizzare i problemi da affrontare in materia di ordine e sicurezza pubblica e urbana.

Uno strumento capace di proporre strategie di contrasto attraverso un continuo interagire con i comitati di quartiere che non si sostituisca agli strumenti già esistenti e previsti dalla legge ma in grado di contribuire in modo collaborativo per avere una visione di insieme sui problemi e con lo scopo di proporre soluzioni ai più alti livelli affrontando argomenti di vitale importanza per la sicurezza dei cittadini a partire, ad esempio, dai CPR e dall’innalzamento di fascia della Questura.

Un osservatorio che si riunisca in diversi periodi dell’anno anche con cadenza bimestrale o a seconda delle esigenze particolari e che veda la partecipazione dei rappresentanti delle categorie del territorio, dei rappresentanti dei comitati cittadini, dell’assessore alla sicurezza, dell’assessore alle politiche sociali, dei rappresentanti sindacali della polizia di stato, della penitenziaria, della municipale e delle altre forze ad ordinamento militare che, di fronte ad eventi particolari imprevedibili e di notevole impatto sull’aspetto sicurezza dei cittadini, possa evitare che alcune figure istituzionali,  alcuni politici di grido e alcuni amministratori locali, assumano prese di posizioni superficiali ed improprie, talvolta non corrispondenti al vero magari avallate da citazioni di articoli di legge per nulla azzeccate o addirittura affermazioni alquanto singolari, veri e propri spot elettorali che poco aggiungono a quel procedere necessario per trovare soluzioni al fenomeno verificatosi e non prevedibile.

Insomma –conclude GIANGRECO – uno strumento volto anche ad evitare l’utilizzo della consueta arte dello scaricabarile sulle forze dell’ordine ed in particolare sulla POLIZIA di STATO il cui operato, a differenza di altri non è disciplinato o sottoposto alla volontà del politico o del sindaco di turno, ma solo alla legge.