Via San Martino, tenta il furto di due bici poi aggredisce i poliziotti che cercano di fermarlo: arrestato è già condannato per direttissima

A partire dal pomeriggio di sabato scorso si è svolta l’antica e storica manifestazione cittadina in costumi d’epoca, il “Gioco del Ponte” articolata in due momenti: il “corteo storico” e la “battaglia”, sul Ponte di Mezzo, a squadre contrapposte, tra le parti di “Tramontana” e “Mezzogiorno”.
Nulla da rilevare sotto il profilo dell’ordine pubblico. Tuttavia verso le ore 20, operatori della Polizia di Stato impegnati nel predetto servizio di ordine pubblico, transitando in via San Martino, sono stati richiamati da alcuni passanti che segnalavano un soggetto che stava tentando di asportare due biciclette. Il soggetto segnalato è stato colto effettivamente all’angolo con via San Lorenzino nell’atto di tagliare la catena dei due velocipedi. Invitato a desistere e fornire le generalità, ha opposto una strenua resistenza agli operatori tentando di divincolarsi e scappare. Nell’occorso un poliziotto, colpito dall’esagitato prima che fosse ridotto all’impotenza, è dovuto ricorrere alle cure mediche, riportando lesioni giudicate guaribili in 7 giorni di prognosi dai sanitari del Pronto soccorso.
Il soggetto, un cittadino tunisino 37enne, con precedenti, in Italia senza fissa dimora, è stato tratto in arresto per i reati di resistenza, violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale, nonché per il tentato furto delle due biciclette. Il Pubblico Ministero di turno ha disposto il giudizio per direttissima, pertanto è stato ristretto nelle camere di sicurezza della Questura, per poi essere scortato domenica dai poliziotti che lo hanno arrestato dinanzi al giudice.
Il Pubblico Ministero ha ipotizzato a carico dell’arrestato il reato di rapina impropria, consumata perché si era già impossessato di una bici e stava per scassinare il lucchetto della seconda, anziché il reato di tentato furto come inizialmente ipotizzato.
Stamattina al processo per direttissima arresto convalidato per rapina, resistenza, violenza, lesioni a Pubblico Ufficiale, e disposta la misura cautelare della custodia in carcere in attesa del giudizio sul merito della vicenda.