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Cascina, Dario Rollo: “l’amministrazione PD cascinese favorisce i furbi e chi non paga le tasse”

La maggioranza di centrosinistra cascinese approva un regolamento che favorisce i furbi e chi non paga le tasse – afferma Dario Rollo capogruppo di “Valori e Impegno Civico”. Un condono parziale per le cartelle esattoriali che sconcerta chi paga fino all’ultimo e fa riflettere sul significato di equità. Lo scorso gennaio, l’attuale maggioranza non approvava lo stralcio totale né parziale delle cartelle esattoriali fino a 1.000 euro, come previsto dalla legge 197/2022 (legge finanziaria 2023). Anche il nostro gruppo civico votava a favore della delibera perché abbiamo sempre sostenuto che onorare i propri debiti verso lo Stato è necessario ed è una forma di rispetto verso la propria comunità. Tale atto prevedeva pertanto l’impossibilità per i contribuenti di vedersi stralciare il proprio debito fiscale nella sua interezza o parzialmente (interessi, maggiorazioni e sanzioni) sui mancati pagamenti dal 1 gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. L’altro giorno invece, l’attuale amministrazione ha portato in consiglio comunale un regolamento che prevede il “condono” di tutte le maggiorazioni sui debiti tributari esistenti dal 1 gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Ebbene si, la maggioranza ha aderito ad una norma non obbligatoria dello scorso marzo (legge 56/2023 cosiddetto “decreto bollette”). L’adesione era una “facoltà” dell’ente comunale. Inoltre tale scelta porta ad una esposizione finanziaria potenziale alquanto elevata. Si rinunciano a crediti per quasi 400 mila euro. Il sindaco di Cascina, lo scorso dicembre, quando l’attuale Governo paventava l’idea del condono fiscale dichiarava che “abbuonare le sanzioni davanti a chi si comporta onestamente non è un bel segnale”. Ebbene, l’ennesima dimostrazione di un’amministrazione che predica bene ma razzola male. La legge finanziaria 2023 prevedeva la possibilità di abbuonare i costi extra e rateizzare la parte capitale del debito restante solo per le posizioni aperte con l’Agenzia delle Entrate, mentre non era possibile per i contribuenti che avevano posizioni debitorie gestite direttamente dagli enti territoriali o dalle società di riscossione affidatarie del servizio. I debiti fiscali della quasi totalità dei contribuenti cascinesi sono gestiti dalla società SEPI, dal 2012 ente di riscossione del comune. Giustificare il voto favorevole, da parte della maggioranza, a tale condono sul semplice fatto che l’abbuono delle spese extra era già era previsto per i debiti con l’Agenzia delle Entrate ma non lo era per le situazioni debitorie con altri agenti della riscossione, non trova fondamento. Infatti, le posizioni debitorie gestite dall’Agenzia per il comune di Cascina, e rientranti nel primo condono con la legge di bilancio, riguardano solo un’annualità e hanno un’esposizione di interessi e sanzioni ammontante ad appena 53.800 euro. Le posizioni debitorie nel caso del secondo condono con il “decreto bollette” di marzo scorso ammontano invece ad oltre 331 mila euro a cui si sommano i 53.800 dell’Agenzia delle Entrate. Una potenziale cancellazione a bilancio, e conseguente perdita, di quasi 400 mila euro. La cosa sorprendente è che il centrodestra, promotore a livello nazionale di due emendamenti che hanno di fatto garantito l’ennesimo condono fiscale, si sono astenuti nella votazione. Lo stralcio del debito, o parte di esso, dei cittadini morosi è in netta contrapposizione con il presunto riconoscimento del merito dichiarato e sbandierato in numerose occasioni dalla politica in generale. L’approvazione di questo regolamento è un messaggio sbagliato. Quasi a dire agli onesti cittadini e cittadine: “Non pagate le tasse. Prima o poi arriverà un condono e pagherete a rate e senza alcuna sanzione, in quanto vi sarà abbuonato tutto!” – conclude Rollo.