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Il Pisa di Aquilani è una squadra che ha fame

Inizia col botto il campionato del Pisa. Le scorie di paura dopo la partita di Coppa con il Frosinone e l’amichevole con la Carrarese spariscono dopo pochi minuti di gioco dagli occhi dei tifosi. In campo, nonostante le numerose assenze, si è vista una squadra attenta, volenterosa, pronta a seguire i dettami del proprio Mister e soprattutto affamata. Spesso durante la gara dalla panchina si sentivano i suggerimenti dello staff tecnico di rallentare il ritmo, ma la squadra non si è mai tirata indietro. Pressing alto, un Moreo fondamentale che andava a recuperare palla e dava profondità con ottime triangolazioni con Tramoni (remore dei tempi di Brescia dove assieme trascinarono le rondinelle ai play-off) ma anche con Arena voglioso di entrare nel calcio che conta dalla porta principale. Primo gol di opportunismo, ma non fortunoso come hanno voluto riportare da alcune parti. La squadra infatti ha sempre cercato il pressing alto a disturbare la ripartenza dal basso della squadra di Pirlo e al primo errore di impostazione Tramoni ne ha approfittato. Marin, che con la Carrarese sembrava spaesato, ha mostrato i suoi sette polmoni, mentre Veloso ha dimostrato, da “Professore” salito in cattedra, che nel calcio non è fondamentale che siano gli uomini a correre, ma la palla. Gestione della squadra da cineteca da parte sua; un giocatore come lui, che fin dal primo giorno con i messaggi sui social ha mostrato coinvolgimento e entusiasmo per questa nuova avventura, può essere solo un valore aggiunto in questa categoria, qualcosa di difficile da trovare nelle altre contendenti. Infine una difesa attenta, con poche sbavature, con un Canestrelli che spesso usciva palla al piede a far ripartire l’azione che fa subito capire che per Capitan Caracciolo sarà dura riprendersi il posto. Arena poi ha chiuso la gara con un gol da campione vero o, come dice l’amico Pierino Braglia, da uno che potrebbe giocare tranquillamente in squadre in lotta per la Champions nella Liga Spagnola. E quando gli avversari hanno cercato di affondare il colpo hanno trovato davanti un muro di nome Nicolas.

Adesso dimenticare subito l’emozione di aver sbancato il Marassi blucerchiato dopo 55 anni; martedì Arena e compagni esordiranno all’Arena Garibaldi e difronte avranno un avversario ben più rodato della squadra di Pirlo, con un allenatore esperto che ha avuto modo di plasmare la squadra già dallo scorso campionato. Una gara molto più difficile ma con attenzione e fame questa squadra può farsi valere contro chiunque.

SAMPDORIA (4-3-3): Stankovic; Giordano (83′ Barreca), Murru, Ferrari (61′ Ghilardi), Stojanovic; Verre, Yepes (69′ Ricci), Askildsen (61′ Borini); Depaoli, La Gumina (61′ De Luca), Pedrola. A disposizione: Ravaglia, Panada, Malagrida, Montevago, Vitale, Gonzalez, Paoletti. All. Andrea Pirlo
PISA (4-2-3-1): Nicolas; Hermannsson (72′ Calabresi), Canestrelli, Leverbe, Beruatto (81′ Jureskin); Marin, Miguel Veloso; D’Alessandro (72′ L. Tramoni), Arena, M. Tramoni (81′ Piccinini); Moreo (53′ Valoti). A disposizione: Vukovic, Loria, Trdan, Nagy, Masucci, Seck, Barbieri. All. Alberto Aquilani
Arbitro: Camplone di Pescara. Assistenti: Cipriani di Empoli e Fontani di Siena
Reti: 14′ M. Tramoni, 59′ Arena
Ammoniti: Ferrari, Arena, Jureskin, Calabresi
Note: Recupero 3′ pt, 10′ st. 24 mila spettatori circa di cui 300 da Pisa.