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Sicurezza a Pisa, Confcommercio: “Sì alla task force su attività illegali, tutelare chi lavora rispettando le regole”

“Siamo pronti a fare la nostra parte e a collaborare in piena sinergia con amministrazione comunale e forze dell’ordine: sicurezza e legalità sono temi fondamentali, siamo favorevoli alla task force annunciata dal sindaco a contrasto di tutte le attività illegali e improvvisate, per la tutela di tutti gli imprenditori e i commercianti che lavorano rispettando licenze, regolamenti e adempimenti”. Queste le parole del presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Stefano Maestri Accesi dopo l’annuncio del sindaco Conti in seguito agli episodi in zona Vettovaglie e Stazione.

“Siamo a fianco degli imprenditori che operano in modo legale, e da sempre promuoviamo azioni contro l’abusivismo e in favore della legalità” afferma Maestri Accesi “Già 10 anni fa abbiamo sollevato il problema quando nel 2013 avviammo un censimento sulle attività commerciali per verificare quelle che operavano effettivamente nel rispetto delle regole, constatando che molte di queste purtroppo non rispettano le necessarie normative sull’igiene, la sicurezza e la regolarità contributiva dei dipendenti. Ovviamente non facciamo di tutta l’erba un fascio, ma sicuramente ci sono attività che queste regole non le stanno rispettando, e su queste bisogna intervenire subito. Confcommercio c’è ed è pronta a garantire la massima collaborazione”.

“Le violenze purtroppo sono sempre più frequenti e il mancato rispetto delle regole può portare a situazioni estremamente pericolose, come dimostra l’incendio in via Vespucci. È un momento difficile, in cui ognuno deve fare la propria parte per risolvere in modo efficace e definitivo i problemi che minacciano la sicurezza di negozi, locali e attività. Per imprenditori e commercianti il problema è doppio e riguarda sia l’aspetto della sicurezza che quello economico. È normale che le aree dove prospera la delinquenza siano meno vivibili e meno frequentate da cittadini, visitatori e turisti, con inevitabili rimesse per chi invece lavora e investe nella sua regolare attività”.