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La scomparsa di Anna Romei: il cordoglio di Ylenia Zambito e Andrea Pieroni

“Con profonda tristezza ho appreso della scomparsa di Anna Romei, militante politica, amministratrice e soprattutto una grande persona con la quale ho condiviso un’amicizia da quando, poco più che ventenne, mi fu chiesto di candidarmi al Consiglio comunale di Pisa. Al tempo, come in molte altre occasioni, Anna mi dette consigli e spunti utilissimi, parole che spesso mi sono state di aiuto nell’affrontare temi e problemi che caratterizzano l’attività del rappresentante politico e dell’amministratore. Era una donna dotata di un’intelligenza superiore, caratterizzata da grandi generosità e altruismo, sempre molto appassionata in tutto quello che faceva, con determinazione e tenacia, ma senza perdere quella gentilezza accompagnata da quei modi un po’ dissacranti che ne tracciavano il profilo di una persona piacevole e disposta all’ascolto e al dialogo. La comunità democratica è oggi molto più povera senza la sua Anna.”

Così la senatrice Pd Ylenia Zambito dopo aver appresa la notizia della morte di Anna Romei.

Questo invece è il messaggio di ricordo del Consigliere Regionale Andrea Pieroni

“Sono colpito ed intimamente commosso dalla notizia della scomparsa di Anna Romei. Con lei ho condiviso i 10 anni più intensi e coinvolgenti del mio impegno politico – istituzionale. Quelli trascorsi dal 2004 al 2014 alla guida della Provincia di Pisa.

Anna è stata un’ottima assessora, appassionata, intelligente, pragmatica, sensibile, in materie ed ambiti delicati e qualificanti quali welfare, lavoro, formazione, associazionismo, terzo settore e pari opportunità.

Per me, conoscerla, fu una bella scoperta. Rifuggiva posizioni schematiche ed ideologiche; intransigente sui diritti delle persone e delle donne. Confrontarsi con lei era sempre utile, proficuo e stimolante. Era schietta e diretta, non le mandava a dire. Sapeva comunque stare in squadra, condividendo alla fine scelte che magari non erano quelle da lei auspicate.

Al termine di giornate impegnative, mi capitava di soffermarmi a chiacchierare con lei, in modo aperto ed amichevole anche di vicende umane e personali. Le piaceva andare oltre la politica e l’amministrazione. Era donna di cultura e come tale si dilettava nello scrivere. Ed era un piacere leggere i suoi lavori. Mai banale né superficiale, ironica e libera nei giudizi. Per me è stata spesso un solido punto di riferimento.

Coriacea e caparbia, si è data fino in fondo senza risparmiarsi, con la fatica che pure le derivava da uno stato di salute non troppo benigno con lei.”