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“Marina di Pisa: quale sarà il futuro?” Avviare subito il progetto per la sicurezza di Marina di Pisa e del Litorale e ristori per tutte le attività

Avviare subito il progetto per mettere in sicurezza Marina di Pisa e l’intero Litorale con un cronoprogramma ben definito e prevedere ristori per tutte le attività danneggiate. Queste le richieste presentate alle istituzioni nel corso dell’assemblea generale “Marina di Pisa: quale sarà il futuro?” organizzata da Confcommercio Pisa all’ex Cinema Don Bosco di Marina di Pisa in seguito alla mareggiata che ha devastato attività, locali, stabilimenti e abitazioni sul lungomare.

Oltre 300 persone tra commercianti, imprenditori cittadini di Marina di Pisa e del Litorale, autorità e istituzioni si sono riuniti in occasione dell’incontro, moderato dal direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli, che ha visto gli interventi del presidente della Regione Eugenio Giani, del sindaco di Pisa Michele Conti, del presidente del Consiglio Regionale della Toscana Antonio Mazzeo, del dirigente del Genio civile della Regione Francesco Pistone, del presidente di Confcommercio Pisa Stefano Maestri Accesi, di Barbara Benvenuti, presidente Confcommercio Marina di PisaFabrizio Fontani, presidente Sib Confcommercio PisaSimona Rindi, presidente del Centro Commerciale Naturale di Marina di Pisa, e Luca Ravagni, presidente ConfLitorale Confcommercio Pisa, del consigliere regionale Diego Petrucci, dei consiglieri comunali Maurizio Nerini e Ciccio Auletta, dell’amministratore unico del porto di Pisa Simone Tempesti.

“Per Marina di Pisa è un momento estremamente difficile, qui purtroppo abbiamo un problema che non si esaurisce in una calamità straordinaria, ma che potrebbe ripetersi nel prossimo futuro” afferma il presidente di Confcommercio Pisa Stefano Maestri Accesi. “Occorre essere pragmatici, c’è un progetto con basi scientifiche che oggettivamente in tempi rapidissimi può essere messo sul piatto, e vogliamo che parta in tempi rapidissimi”.

“L’intervento richiede risposte immediate, dobbiamo agire con rapidità nel limite dei tempi che la legge italiana consente” l’impegno del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Stiamo approntando un progetto di potenziamento e consolidamento sulle celle 4 e 5, se sarà confermato dalle verifiche tecniche mi impegno a mettere le risorse necessarie, pari a 4-5 milioni, nel bilancio di previsione per il 2024, per poi procedere con la gara d’appalto, prospettando come data di inizio dell’intervento la fine del 2024 o inizio 2025. Sono disponibile a mettere i soldi immediatamente, ma questi sono i tempi previsti dalle procedure in atto. Avevamo presentato a Bruxelles un piano da 96 milioni che coinvolgeva le cinque province costiere della regione sull’erosione costiera, un progetto che purtroppo è stato cancellato dai fondi del Pnrr”.

Sui fondi stanziati per le attività danneggiate il presidente della regione aggiunge che: “non appena avremo le indicazioni complete sullo stato dei danni nei comuni interessati in 10-15 giorni ci sarà la possibilità di agire con ristori fino a 5mila euro per le famiglie colpite, e fino a 20mila euro per le imprese, sulla base della documentazione dei danni subiti, ed è allo studio la sospensione delle tariffe di luce e gas” e assicura “massima collaborazione per accelerare le procedure”.

“Come amministrazione comunale siamo disponibili a un percorso di condivisione, affidandoci alla parte tecnica ma soprattutto mettendoci delle risorse. Come amministrazione comunale stanziamo un milione di euro, la regione farà la sua parte perché le opere idrauliche sono di competenza della regione. L’obiettivo è quello di preservare le attività commerciali e le abitazioni, e posticiremo il pagamento della tari da dicembre ale al 15 aprile per le attività commerciali e le famiglie per le vie interessate dall’allagamento” – l’impegno del sindaco di Pisa Michele Conti.

“Siamo di fronte a un’emergenza, proprio come nel periodo del Covid e tasse e mutui devono essere sospesi, e non solo per le aziende che dichiarano di aver subito danni, ma per tutte quelle che a causa della mareggiata hanno avuto un mancato guadagno e sono chiuse ormai da 10 giorni senza poter lavorare. Ora più che mai abbiamo necessità di essere supportati da tutte le istituzioni di ogni livello, se il paese crede nella piccole e media impresa deve aiutare tutti coloro che sono stati danneggiati” – la conclusione del direttore Federico Pieragnoli.