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San Miniato, iniziative per il 25 novembre: Marinka Dallos in mostra all’Orcio d’oro. L’inaugurazione il 24 novembre

San Miniato, anche quest’anno, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, torna ad ospitare un’importante mostra di un’artista donna: Marinka Dallos. Pittrice ungherese di straordinaria potenza espressiva, moglie del poeta Gianni Toti, sarà la protagonista di una personale che aprirà i battenti il 24 novembre (ore 18.30), nei locali dell’Orcio d’oro, in centro storico, nella cosiddetta Torre degli Stipendiari.Le opere di Marinka Dallos sono conservate dall’associazione Gottifredo di Alatri, insieme alla Biblioteca Totiana, che rappresenta la ricostruzione della casa del poeta in via dei Giornalisti a Roma, uno spazio stracolmo di libri, con quadri e manifesti attaccati sul soffitto, a testimonianza di un lavoro intellettuale straordinario, da parte di questa coppia, impegnata in vere e proprie scoperte e traduzioni da molte lingue, compreso l’ungherese, lingua madre di Marinka. 
La mostra di San Miniato si concentra, più che sul lavoro di Gianni Toti, su quello di Marinka, una intellettuale di spessore, che scelse una pittura semplice e ricca di colore, un’arte che lei stessa definiva naïf, ma che non significa certo una mancanza tecnica e ideativa.
L’inaugurazione dell’esposizione avverrà venerdì 24 novembre, alle 18.30, con l’intervento dell’assessora alle Pari Opportunità Elisa Montanelli, Gianni Fontana, curatore della mostra, insieme a Pia Abelli Toti e a Silvia Moretti della Biblioteca Totiana di Alatri.
“Ancora una volta l’amministrazione comunale sceglie di mettere in luce figure femminili dell’arte contemporanea, donne ancora poco conosciute o scarsamente raccontate, che hanno un mondo da dire – commenta la vicesindaca e assessora alle pari opportunità Elisa Montanelli -. E lo abbiamo voluto fare dando spazio ad una figura colta, una straordinaria intellettuale che, nelle sue opere dai toni naif, si dedica all’esercizio della pittura come strumento per stabilire un rapporto di comunicazione fra sé e il mondo, raccontandoci un’Ungheria e un’Italia che non esistono più, storie fatte di ricordi personali e fotografie. Il suo è uno sguardo proiettato in avanti, in grado di ascoltare un futuro che ancora non c’è ma che, per lei, è già ben tangibile”.
La mostra resterà aperta nei giorni della Mostra Mercato del Tartufo bianco e poi dal mercoledì al sabato, ore 18.00-19.30, fino al 22 dicembre.