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Bubamara Teatro omaggia Calvino con Il Ragazzo che scelse gli alberi

Mercoledì 6 e giovedì 7 dicembre al Teatro Vittoria di Buti (PI) il debutto de Il ragazzo che scelse gli alberi la nuova produzione di Bubamara Teatro con Associazione Teatro Buti, Residenza Artistica della Toscana, inserito all’interno della Stagione Ragazzi Una Modesta proposta del Teatro Comunale di Buti. Questa è una storia campata in aria, un racconto sospeso tra la terra e il cielo, uno spettacolo sulla leggerezza pensosa della gioventù.Scritto e diretto da Paola Marcone questa è la storia di un ragazzo che disobbedisce per poter diventare sé stesso, un omaggio a Il barone rampante di Italo Calvino.

In una giocosa e intima confessione in retrospettiva, l’adolescente protagonista ripercorre la scelta di vivere a contatto con la natura, in una dimensione “altra” e distante, dove potersi ascoltare per trovare il proprio personale dialogo con il mondo. Con un solo attore – Cesare Galli – una scena minimalista e la musica dal vivo a cura di Samantha SerafiniIl ragazzo che scelse gli alberi è un monologo fortemente segnato dal tema della scelta, dell’identità, della solitudine, della cura e dell’ascolto. La parabola narrativa è quella della formazione a partire dall’età più ingrata, fino alla maturità.

Il Ragazzo che scelse gli alberi è un progetto di osservazione dall’alto – così lo definisce la regista e sceneggiatrice Paola Marcone – una scrittura teatrale che affronta il tema di una possibile rivoluzione di cura, una svolta nella prospettiva di una civiltà che gioca all’indifferenza. “Sentiamo la necessità di abbracciare con uno sguardo nuovo, sinceramente equilibrato, umilmente pentito, quanto ancora rimane di naturale intorno a noi, convinti che il mondo, in qualche modo, si salverà dalle ferite che gli abbiamo inferto, noi – continua Paola Marcone – invece no. Se c’è una possibilità di recupero dal nostro incredibile auto-sabotaggio, è proprio nel cancellare la logica dell’Uomo che domina il pianeta. Ai ragazzi dobbiamo e vogliamo chiedere di essere nostri complici nel guardare fuori, oltre le case che ci proteggono e ci rinchiudono, per poter scoprire la poesia che scaturisce da un albero, da un fiore, da un cielo. Giochiamo a raccontare una storia estrema, per tentare una risalita verso l’alto, là dove tutto è più chiaro e più semplice.”

Il ragazzo che scelse gli alberi è dedicato a tutti quelli che lucidamente disobbediscono e rischiano di non essere creduti per le loro scelte e all’ambientalista Julia Hill – la ragazza farfalla: celebre per essere stata 738 giorni su di una sequoia in California per impedirne l’abbattimento.