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Uniti per Calci: felici che “La storia di Calci” di Mario Ermolao Martini torni ai cittadini

“Storia, radici, luoghi e persone: un patrimonio inestimabile non solo per la memoria, ma anche per le future generazioni. È proprio questo lo spirito che ci ha mosso per provare a rispondere alle richieste di tanti cittadini calcesani impossibilitati a trovare, e acquistare, una copia de “La storia di Calci”, il meraviglioso libro di Mario Ermolao Martini” fa sapere Serena Sbrana, capogruppo di Uniti per Calci, che continua: “Ci siamo attivati personalmente, verso la fine di ottobre, chiedendo al Sindaco se ci fosse un modo per far avere ai cittadini alcune copie di quest’opera pubblicata nel 1976: una raccolta di notizie, edite ed inedite intorno a luoghi, cose, persone e fatti della Valle Graziosa, come si legge nella presentazione”. Il libro, infatti, è introvabile nelle librerie, ma l’Amministrazione dispone di diverse copie di quelle ristampate nel 2001 dallo stesso Comune di Calci, grazie alla disponibilità degli eredi di Mario Ermolao Martini, che gli trasferirono gratuitamente il diritto di autore.

“Il Sindaco, che ha subito sposato la nostra richiesta, si è impegnato a verificare quale fosse la situazione (numero di copie, ristampa…) e, nei giorni successivi, ci ha comunicato che, con una delibera di Giunta, sarebbe stata formalizzata la decisione relativa. E così è stato, con un provvedimento adottato nei giorni scorsi: è stata consentita la vendita del libro, con decorrenza da gennaio 2024, presso la biblioteca comunale. Il prezzo al pubblico sarà quello stabilito nel 2001, quando il nostro Comune aveva proceduto alla ristampa del libro. Le modalità di vendita saranno definite dall’ufficio competente.

Siamo molto felici di aver dato impulso a questa decisione e, soprattutto, siamo orgogliosi di aver restituito ai calcesani quest’opera, che racconta la nostra storia. La sinergia tra Uniti per Calci e l’Amministrazione consentirà, a chi lo vorrà, di leggere e tramandare questo prezioso volume alle nuove generazioni” conclude Serena Sbrana.