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“Don Milani e il Lavoro”: domani sera presso i Cappuccini il primo incontro del ciclo dedicato al priore di Barbiana

E’ promosso dal centro studi iCappuccini Acli Persone Comunità, la scuola popolare nata all’interno dell’ex convento del quartiere di San Giusto.
Francesco Lauria curatore del volume “Quel filo teso fra Fiesole e Barbiana” si confronterà con Alessandro Volpi, docente di storia contemporanea all’Università di Pisa, e Andrea Piccaluga, direttore dell’Istituto di Management della Scuola superiore Sant’Anna.
“Non puoi aspettare quando sei nonna a farti una preparazione politica e sindacale: succede che in Italia, da 17 anni a questa parte, tutti votano liberamente, hanno libertà di sciopero e di organizzazione sindacale, di organizzazione politica, di leggere il giornale che vogliono” scrive don Milani in “Una lezione alla scuola di Barbiana”. Quella che decise di organizzare per i suoi ragazzi una volta saputo che molti di loro volevano partecipare al ballo in classe che il preside della scuola di Borgo San Lorenzo, nel 1965, aveva consentito di far organizzare a studentesse e studenti delle terze medie. Basterebbe questo, forse, per comprendere il legame fra “Don Milani e il lavoro”, il titolo dell’incontro in programma martedì 23 gennaio (ore 21.15), il primo del ciclo “Don Milani, profeta di giustizia sociale”, la quinta edizione degli “incontri per gente comune” a cura del Centro Studi I Cappuccini, la scuola di formazione popolare promossa nel 2015 dalle Acli provinciali di Pisa in collaborazione con gli altri promotori del progetto di rigenerazione urbana e sociale dello storico convento di San Giusto. Oppure basterebbe anche scorrere l’elenco degli autori di “Quel filo teso fra Fiesole e Barbiana”, il volume curato da Francesco Lauria, giunto alla terza edizione: ci sono anche Agostino Burberi e Michele Gesualdi, due dei primi sei allievi di Barbiana e poi sindacalisti, ma anche Maresco Ballini, pure lui allievo del priore ma della scuola di Calenzano e Paolo Landi, altro studente di Barbiana, e tutti e due sindacalisti.

Ecco perché l’incontro di martedì sera alla Biblioteca dei Cappuccini (via dei Cappuccini 2B), moderato dalla giornalista Cristina Sagliocco, partirà proprio da quel libro: Francesco Lauria, curatore del volume oltreché formatore e sindacalista egli stesso, si confronterà con Alessandro Volpi, docente di storia contemporanea all’Università di Pisa, e Andrea Piccaluga, direttore dell’Istituto di Management della Scuola superiore Sant’Anna.

L’iniziativa è organizzata con il coinvolgimento oltre che delle Acli Provinciali di Pisa e Lucca, di Azione Cattolica diocesana di Pisa, cooperativa Aforisma, Arci comitato di Pisa, Cisl Pisa, Cgil Pisa, Movimento Focolari. L’incontro arriva dopo “La parola fe eguali”, lo spettacolo teatrale della compagnia “Teatri Reagenti” di Milano, andato in scena nel settembre scorso al Teatro Nuovo e sarà seguito da altri tre momenti di riflessione pubblica, sempre con al centro la figura del Priore: “Don Milani e la scuola” e ‘’Don Milani, obbedienza e coscienza’’ (entrambi a febbraio) e ‘’Don Milani e la pace” (a marzo). “Stiamo sviluppando questi temi coinvolgendo dal basso nell’organizzazione anche altre realtà sociali, testimoni e biografi, della vicenda umana e spirituale del priore, dando parola ai suoi scritti ma anche a docenti universitari, educatori, insegnanti, sacerdoti e attivisti – spiega il presidente delle Acli Provinciali Andrea Valente -. Partendo dal contesto di allora vogliamo dare uno sguardo alla complessità dell’oggi, con un obiettivo e una domanda di fondo cui provare a dare risposta: chi sono, oggi, i ragazzi di don Milani?”