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Le conseguenze sociali della manovra di bilancio del governo Meloni: lunedì 8 gennaio a iCappuccini

“La manovra del Governo Meloni non risolve i maggiori problemi che interessano settori di fondamentale importanza come quello della Sanità e del diritto alla Salute e purtroppo il settore sanitario, che invece avrebbe bisogno di un massiccio investimento, riceverà risorse giusto per garantire gli stipendi”, afferma la senatrice Pd Ylenia Zambito in vista dell’iniziativa del prossimo 8 gennaio a Pisa, l’evento dal titolo “Le conseguenze sociali della manovra di bilancio del governo Meloni”.

Ne parleranno il senatore Antonio Misiani, responsabile nazionale Economia Pd, la senatrice Pd  Ylenia Zambito, Emiliano Manfredonia, presidente nazionale Acli, Nicola Favati, CittadinanzAttiva Toscana, Michela Ciangherotti, segretaria Spi-Cgil Pisa, Monica Scateni, direttrice dipartimento Professioni infermieristiche e ostetriche Aoup e due assistenti sociali della zona pisana. L’incontro fa parte del ciclo di iniziative, partite la scorsa estate, del gruppo Pd al Senato che la senatrice porta sul territorio. 

“Anche dal punto di vista delle pensioni non ci siamo – prosegue la parlamentare dem –. Il Pd aveva proposto di abolire l’articolo 33 che taglia le pensioni di medici e di altre categorie di dipendenti pubblici, perché il rischio è quello di una fuga verso la pensione che sarebbe un disastro per la sanità. Sono 5.200 i medici che hanno già raggiunto 67 anni e che, entro il 30 novembre, devono decidere se lasciare il lavoro; e altri 18 mila hanno tra 62 e 67 anni. Abbiamo chiesto di ripristinare l’Ape sociale e Opzione donna così come erano fino al 2022 e una pensione di garanzia per chi sta totalmente nel contributivo, ma abbiamo trovato solo portoni chiusi. Inoltre, non sono tollerabili i tagli alla non autosufficienza e del fondo per i caregiver, sui quali tra l’altro non c’è nessuna legge all’orizzonte”.

“Insomma, sul fronte socio-sanitario e previdenziale siamo di fronte ad un attacco frontale da parte del Governo e non possiamo rimanere con le mani in mano, anche dopo l’approvazione di una manovra piena di ingiustizie, soprattutto verso gli operatori della Sanità che stanno patendo anni di tagli e che dopo il covid, dove erano chiamati “eroi”, hanno visto peggiorare radicalmente la qualità del lavoro a causa di organici carenti e bisognosi di massicci piani di assunzione, la cui mancanza decreta un aumento delle liste di attesa e delle file nei pronto soccorso “, conclude Zambito.

Appuntamento per lunedì 8 gennaio alle ore 18 presso l’ex convento dei Cappuccini.