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Studenti feriti dopo le cariche alla manifestazione pacifica: interrogazione urgente al ministro Piantedosi del gruppo PD a prima firma Zambito

La senatrice PD: “il Governo faccia quanto prima chiarezza sugli inquietanti fatti e prenda provvedimenti verso i responsabili delle violenze contro ragazze e ragazzi inermi”
Come annunciato venerdì scorso, il gruppo del Partito democratico al Senato ha presentato un’interrogazione urgente al ministro dell’Interno Piantedosi su quanto avvenuto a Pisa e Firenze. L’interrogazione, sottoscritta dal gruppo dem, vede la senatrice Pd Ylenia Zambito come prima firmataria.

“Nonostante il carattere di assoluta non violenza delle manifestazioni il numero esiguo dei partecipanti, quasi tutti minorenni, molti ragazzi e ragazze – tutti disarmati – sono stati caricati e manganellati dalle forze dell’ordine anche mentre erano a terra, inermi e nonostante le mani alzate, senza poter scappare perché chiusi dalle forze dell’ordine in tenuta antisommossa, con un’evidente sproporzione nell’uso della forza da parte degli agenti”, afferma Zambito, che nei giorni scorsi è scesa in piazza con la cittadinanza insieme a studenti, insegnanti, genitori e presidi.

“Dopo la ricostruzione dei fatti – spiega la parlamentare -, alla luce anche delle note diffuse dal Quirinale e del dibattito che poi si è sviluppato, dal Ministro vogliamo sapere se e quali direttive siano state impartite dal Ministero nella gestione dell’ordine pubblico e se, come ha affermato più volte in questi giorni, possa confermare che non sono cambiate le regole di questa gestione”.

“Inoltre – prosegue Zambito – chiediamo quali provvedimenti urgenti abbia finora adottato e intenda adottare, nell’ambito delle sue competenze, al fine di fare al più presto chiarezza sugli inquietanti fatti e, in particolare, su cosa non abbia funzionato nella catena di comando, stigmatizzando con fermezza tali comportamenti e punendo i responsabili degli episodi di violenza, incompatibili con i principi di uno Stato democratico, a tutela e difesa della Costituzione, della libertà di manifestare pubblicamente opinioni, come ricordato dal Capo dello Stato, e della democrazia”.