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Confcommercio, Pieragnoli attacca: “Concorrenza sleale, chiederemo i danni al comune”

 Concorrenza sleale, chiederemo i danni al comune! Il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli attacca frontalmente il sindaco di Pisa Michele Conti: “Ci aveva garantito, in presenza di testimoni, che all’interno della manifestazione Verde Pisa non ci sarebbe stata alcuna somministrazione parallela di alimenti e bevande. Oggi scopriamo invece che di somministrazione ce n’è in abbondanza, e che Conti non ha mantenuto la parola, autorizzando una rassegna in centro, che dovrebbe essere dedicata al verde e al florovivaismo, e che invece mette stand enogastronomici addirittura in piazza Vittorio Emanuele, penalizzando fior di operatori nazionali e internazionali di Regioni d’Europa, che da mesi hanno scelto di lavorare a Pisa per queste festività pasquali”.

“Tutto questo è inaccettabile, perché dietro una manifestazione come Regioni d’Europa c’è un lungo lavoro di programmazione, ci sono investimenti importanti, impegno e professionalità straordinari che non meritano questo trattamento e questa assurda penalizzazione” – ribadisce il direttore, che aggiunge: “Comprensibilmente qualche operatore ha già deciso di andarsene, ma in ogni caso, vada come vada, chiederemo i danni che la scelta del sindaco di autorizzare in centro storico e in posizione di vantaggio un altro evento di somministrazione, comporta per tutti loro. Un fatto gravissimo, proprio alla luce dell’impegno preciso e inequivocabile dello stesso Conti, che a suo tempo mi ha personalmente garantito che non ci sarebbe stato alcun evento negli stessi giorni del “mercato europeo”.

“Ci piacerebbe conoscere la reale motivazione o magari l’eventuale interesse che di colpo ha fatto cambiare idea al sindaco “– conclude Pieragnoli – “il quale sindaco non può continuare a governare una città come Pisa come fosse un autocrate, che può fare e disfare tutto a suo arbitrio e piacimento, infischiandosene delle conseguenze. Tra i tanti, il rischio concreto di credersi Uomo e ritrovarsi ad essere “Ominicchio” per dirla con una efficace immagine di Leonardo Sciascia”.