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Il Vescovo di Pisa Benotto a San Pietro Palazzi

Progetti originali che hanno mosso la società civile e le diverse case della Maffi (500 assistiti, altrettanti operatori, 8 strutture sul territorio costiero da Cecina alla provincia di La Spezia) sono stati presentati, in occasione di un incontro in preparazione della Pasqua, all’arcivescovo di Pisa Giovanni Paolo Benotto.

Dall’ospitalità allo stadio, che il Cecina Calcio ha dato agli assistiti Maffi di San Pietro in Palazzi, alla pet therapy in Rsa (a Cecina) e in una struttura con persone in stato vegetativo; dall’ideazione (a Rosignano) di una favola – favolando sottosopra – per spiegare ai bambini che cosa sia la demenza, alla collaborazione con una scuola alberghiera (il Matteotti di Pisa) per creare un menù con la generazione Z, e al “a che gioco giochiamo” tra i nonni della rsa di Mezzana) e “i nipoti” della locale scuola elementare; dal “mosaico dell’inclusione” in cui la ceramica diventa un passe-partout per unire diverse scuole del territorio alla residenza per disabili di Collesalvetti, ai concerti organizzati con un coro fatto anche dai cantanti con malattia psichiatrica dell’Olmarello, alle borse di lavoro per i residenti della struttura psichiatrica di Fivizzano.

“Il filo che lega tutti questi progetti – ha detto l’arcivescovo di Pisa Paolo Benotto – è la relazione che diventa vita.” Ed ha aggiunto che durante la sua recente visita ad limina (una visita che i vescovi fanno ogni 5 anni con il Papa, e la Santa Sede, per parlare di problematiche e prospettive), incontrando il dicastero della promozione integrale della persona presieduta dal cardinal Michael Czerny, ha parlato della Maffi e in particolare, come di una buona prassi sperimentata, della “Palestra di Gabriele”, l’iniziativa per-corso di apprendimento offerta nelle case Maffi a chiunque nella società civile ne sia interessato. 

“Queste buone pratiche, che mi avete raccontato, – ha detto l’arcivescovo – vanno fatte conoscere non tanto per farsi pubblicità ma principalmente perché le storie che incarnano un’esperienza sono più eloquenti di tanti discorsi teorici e manifestano i valori dai quali originano.” “Non vi fermate mai. – ha concluso Benotto – Ragionate su quello che fate, condividetelo sempre di più, perché è un segreto importante questo di lavorare con fantasia e con il cuore perché, al di là delle risorse economiche, è questo che fa la differenza.”